L’ordinanza entrerà in vigore da sabato. Per domani, tuttavia, sono attesi nuovi dati dal monitoraggio della cabina di regia, che potrebbe inasprire la collocazione in zona gialla.
Coronavirus, l’ordinanza di Veneto, Friuli ed Emilia Romagna: negozi chiusi la domenica, consumazioni nei bar solo dalle 15 alle 18
“Abbiamo l’ordinanza. Non è un atto d’imperio ma è anche un po’ un fallimento”, ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia. “È un segno dei tempi perché in un mondo dove si rispettano regole non servirebbe a nulla. Si cerca di intercettare gli irriducibili. È un fallimento sociale perché il buonsenso non è per tutti”. La nuova ordinanza per il Friuli Venezia Giulia «non vuole dare multe, ma regole condivise, che tutti possano rispettare», ha aggiunto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. “L’ordinanza ha l’intesa del Ministero della Salute ed entra in vigore dalla mezzanotte di sabato. Il nostro obiettivo non è evitare il passaggio dalla fascia di rischio gialla a una di maggior rischio ma diminuire i contagi. L’ordinanza, i cui punti sono stati spiegati in videoconferenza dal governatore, sarà in vigore di fatto dalla giornata di sabato. L’obiettivo – ha puntualizzato Fedriga – è tutelare i cittadini e in particolare le fasce più a rischio della popolazione”. “Abbiamo davanti un obiettivo che deve essere di tutti: frenare il contagio e invertire la curva della pandemia. È la priorità. E possiamo centrarlo rispettando le regole, con senso di responsabilità e senza panico”, ha detto infine il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Servono unità e condivisione, recuperando lo spirito comune che aveva caratterizzato la prima fase dell’emergenza sanitaria, per tutelare la salute delle persone, garantire la possibilità per le strutture sanitarie di garantire servizi di assistenza e cura, non penalizzare in maniera indiscriminata il lavoro, le attività economiche e la scuola. Per questo, insieme ai presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, Zaia e Fedriga, due regioni vicine e in fascia gialla come la nostra, abbiamo concordato ordinanze regionali con misure ulteriormente restrittive, per evitare gli assembramenti, situazioni a rischio che non ci possiamo assolutamente permettere, per non favorire la diffusione del contagio”.
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