Il danese ex Palermo e Atalanta: “Mi piacerebbe chiudere qui la carriera. A Bergamo ho giocato sei partite e non ho mai perso. Ho esperienza in campo, ma non su Instagram”. Simon Kjaer è diventato uno dei senatori di questo Milan targato Pioli e alla Gazzetta dello sport fa un corollario della sua esperienza in rossonero.
Milan, Kjaer parla da leader: “Un sogno, mi piacerebbe chiudere qua la carriera. Gabbia ricorda me da giovane. E su Pioli, Ibra, Instagram…”
“”La forza di questo Milan è di saper soffrire aiutandoci a vicenda. Con lo spirito di gruppo si va lontano”. Parola di Simon Kjaer. “Romagnoli è un grande difensore – aggiunge alla rosea il centrale danese -, non si può discutere come fa qualcuno: dopo un lungo infortunio è normale soffrire un po’. Ale tira dritto e si allena bene: presto lo rivedrete al top. Gabbia? Io e Matteo parliamo tanto, mi ricorda me da giovane: ha voglia di imparare, ascolta. Lanciare mi piace fin da quando ero ragazzino. Poi ovvio, se davanti hai Ibra hai più possibilità di riuscita. Se giochi sempre corto diventi prevedibile, con la verticalità induci i marcatori avversari all’errore, crei spazio per chi si inserisce: essendo un difensore lo so bene, e quando ho la palla provo a leggere le situazioni e a servire Ibrahimovic. Maldini mi ha voluto fortemente, Pioli è uno che sa ascoltare. In campo ho esperienza, con Instagram meno e mi danno una mano i ragazzi”. Kjaer non si sbilancia più di tanto sugli obiettivi, in vista anche del difficile impegno di domenica prossima al San Paolo di Napoli: “Tra sogni e obiettivi il confine è strettissimo: iniziamo tornando in Champions da milanista. Poi mi piacerebbe chiudere qui la carriera. Sono ancora giovane, no?”
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