L’ex capitano della Lazio, dopo qualche anno in chiaro-scuro si è rilanciato con l’Inter di Conte ed oggi è uomo fidato nella Samp di Ranieri. Candreva ha rilasciato una lunga intervista a Il Secolo XIX dove ha parlato del suo ruolo in campo, già padrone della fascia destra dei blucerchiati.
Sampdoria, Candreva: “Oggi il mio ruolo è cambiato. C’è una nuova cultura del riposo”
“Nel calcio di oggi il mio ruolo è cambiato molto, si devono fare tutte e due le fasi e molti allenatori giocano col piede invertito. Il mestiere dell’esterno è molto complicato, prima l’ala spingeva e il terzino difendeva, adesso devi saper fare tutto”. E sulla differenza che fanno gli ultratrentenni ha risposto: “Il lavoro del calciatore è cambiato e anche gli studi sulla prevenzione agli infortuni. Oggi ci sono modi per correre meno in campo senza perdere efficacia. C’è una nuova cultura del riposo, degli allenamenti e dell’alimentazione. Io penso sia questo, non che le nuove leve siano più scarse”. Sull’approdo alla Samp: “Quando si è saputo che ero sul mercato dell’Inter ci sono stati gli interessamenti di varie squadre, lo confermo, ma la Samp è stata la più decisa e il suo progetto è stato il più facile da condividere. È stato piacevole sentire il direttore, il presidente, il mister, Fabio. Ci sono state tante telefonate ma tutte simili, si sentiva la spinta positiva e la mia scelta onestamente è stata facile. Devo dire è bello venire in una società dove ti cercano in tanti, ti senti subito a casa. Scelta giusta? Al 100%. Non sono parole di circostanza, mi sono trovato da subito come a casa”, ha concluso Antonio Candreva.