Carico a pallettoni il tecnico dei sardi alla vigilia della partita di domani sera a Torino contro la Juventus di Andrea Pirlo.
Cagliari, Di Francesco: “Aspettatevi di tutto domani, andremo a giocarcela a Torino”
“Preparare la partita in dodici ore, con giocatori che non sappiamo in che condizioni arrivano, può condizionare sicuramente. Ritengo non condivisibili in questo periodo partite in Nazionale. La cosa ci dà rabbia, ma anche determinazione per preparare la sfida di domani. Certamente i calendari non aiutano, penso anche alla Juventus, a chi è impegnato in Champions. È impossibile che i giocatori possano reggere questi ritmi, il turnover è necessario. Credo che la mia lamentela sia condivisa da tanti colleghi. Però guardiamo al domani con ottimismo, chi giocherà domani dovrà dimostrare di essere in forma. I nazionali? Può influire il loro impiego, ma dovranno giocare e basta. Marin, per dire, è rientrato ieri sera alle dieci e mezza a Cagliari, con poco riposo. Chiederemo uno sforzo a tutti, visto che abbiamo uomini contati. Lo scopriremo solo giocando, in che condizioni sono tornati. Rinunciare a Nandez non sarà semplice, così come a Godin (positivo proprio in queste ore al Covid, ndr) e Lykogiannis. Sulla Juventus vi dico: andate a vedervi i loro numeri, parliamo di una squadra di altissima qualità, parliamo di giocatori di livello importantissimo. Dobbiamo ragionare più di squadra, al di là degli interpreti. Abbiamo lavorato su questo, con gli undici giocatori che c’erano: non esiste squadra in Europa che non faccia le due fasi in un certo modo. Al di là del dispiacere di non avere Nahitan, dobbiamo guardare avanti. Quindi aspettatevi di tutto domani. Potremmo giocare con i quattro attaccanti, così come potrei cambiare modulo. Ma vi dico: se voi siete in alto mare per capire come giocheremo, io non sono molto distante da voi. Vittima sacrificale? No, non dobbiamo fare questi ragionamenti: andremo a giocarcela com’è giusto che sia, con le nostre forze e qualità a disposizione. È normale che nell’ambiente juventino, tra media e tifosi, sostengano che debbano vincere domani, mi preoccuperei se scrivessero il contrario. Al di là di tutto, davvero: vogliamo giocarcela, ci concentreremo solo su questa gara ed è bello sognare di poter vivere una giornata importante. I giovani non riescono a sfondare? Il discorso è più ampio e non solo relativo al calcio, ma ha una rilevanza anche sociale: i giovani li difendiamo e li teniamo in una bolla, bisogna usare carota e bastone un po’ come i nostri figli. Quando vedo giovani disponibili, bisogna lavorarci sia dal punto di vista fisico che quello mentale. Dobbiamo chiedere un pochino di più al loro, non solo dare. Juve peggiore degli ultimi anni? Chi lo sostiene deve avere sicuramente la sfera magica… Sono state giocate solo 7 partite, stiamo parlando di una grande squadra. Odio questi giudizi affrettati, aspettiamo qualche mese in più, vale anche per noi. Vale quello che si diceva poc’anzi sui giovani, che vanno aspettarli, spesso si danno giudizi affrettati”, conclude Di Francesco.
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