Home » PSG, Kean, il padre: “Abbandonato da Moise, vado a mangiare alla Caritas”
Altre squadre Interviste Juventus News

PSG, Kean, il padre: “Abbandonato da Moise, vado a mangiare alla Caritas”

Kean
Kean

Le dichiarazioni hanno del clamoroso, è stato proprio il padre del ragazzo a parlarne in esclusiva ai microfoni di juvenews.eu.

PSG, Kean, il padre: “Abbandonato da Moise, vado a mangiare alla Caritas”

Che i rapporti padre-figlio non fossero dei migliori era chiaro da tempo, ma che si arrivasse fino a questo punto, a questo appello disperato, non era ancora accaduto. Jean Kean, che del figlio Moise (oggi al PSG, ma una vita nella cantera bianconera) ha sempre sottolineato il talento prendendosene buona parte dei meriti (“Ho seguito io il suo percorso alla Juve. Mi devono ancora dei trattori”, ha sempre detto, ndr) ha rincarato la dose: “Sto soffrendo tantissimo in questo periodo: è da un anno che non lavoro e non riesco a trovare nessuno che mi dia una mano. Sono un padre abbandonato. Ho provato a cercare un impiego e a chiedere a molta gente qualsiasi cosa, purché mi facessero lavorare, ma ad oggi non sono ancora riuscito a trovare nulla. Mi sono dovuto operare alla prostata recentemente e non ho nessuno che mi compra le medicine, sono a casa abbandonato e i miei figli non ci pensano minimamente. Io prego sempre per loro, gli vorrò sempre bene, a prescindere da tutto. Quando vado da un amico o da qualcuno a chiedere di aiutarmi, loro non ci credono e mi dicono che sono ricco. Se io vado in una frutteria a Cuneo a cercare lavoro, loro si mettono a ridere e non mi credono. E’ una situazione veramente terribile. Adesso ho anche l’affitto da pagare e sono in debito con le spese condominiali, fra un po’ mi ritroverò in mezzo alla strada e senza una casa, questa per me è una vergogna. Io sono un agronomo, ho lavorato per diversi anni la terra ed è quello che mi interessa. La cosa peggiore che mi è capitata è accaduta in un treno, quando mi hanno cacciato perché non ero munito di biglietto. Dovevo andare a Torino e mi hanno fatto scendere a San Giuliano, non avevo i soldi neanche per viaggiare. Anche per mangiare sono in difficoltà. La settimana scorsa mi è capitato di andare un paio di volte  alla Caritas ed è una cosa che ti toglie la dignità. Tutti pensano che io sono ricco perché sono il padre di Kean, ma la realtà è un’altra. Sua madre gli ha fatto il lavaggio del cervello e ora non mi parla più già da diversi anni. Lei è gelosa dei suoi figli ed è gelosa di me. Quando ha visto che il ragazzo ha iniziato a guadagnare, mi ha tagliato fuori da tutto. Sono sempre stato io che l’ho accompagnato a giocare a pallone sin da quando era piccolo e lei non voleva che loro giocassero a calcio. Io mi sono sempre impuntato su questo e prendevo tutte le volte la medesima posizione: “I miei figli devono giocare a calcio. Moise  può andare dove vuole, lui avrà sempre la mia benedizione, anche se preferirei che torni a giocare in Italia, ma se si trova bene a Parigi sono contento che lui sia felice e spero continui così. Per me non è un problema dove lui giochi, il mio problema principale è il fatto che mi hanno lasciato solo e chiedo a mio figlio un aiuto finanziario perché così non riesco ad andare avanti. Non sarei mai voluto arrivare a tanto, ma non so come uscire da questa situazione”.

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com