GATTUSO NAPOLI RIJEKA – Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro il Rijeka. Una gara importante per gli azzurri, a pari punti con Alkmaar e Real Sociedad nel gruppo F. Vincendo, il Napoli metterebbe un piede negli ottavi di finale riscattando anche la brutta sconfitta interna contro il Milan in campionato:
“Nella mia squadra pensano a lavorare, firmiamo dei contratti importanti, cifre importanti e siamo tutelati. In questo momento non dobbiamo pensare a questo, sarebbero alibi, con me chi cerca alibi non può stare. Io lavoro a 300 all’ora tutti i giorni, voglio persone con passione. Io vedo tutto questo nella mia squadra, la squadra mi segue, i numeri dicono che gioca un grandissimo calcio ma serve più malizia, cattiveria, ma sono contento della squadra. Poi qualcuno qui a Napoli pensa che dovevamo fare 130 punti e non perdere mai ma io so che calcio proponiamo. Possiamo fare meglio ma la strada che abbiamo iniziato mi piace molto.
Quello che avete scritto non è vero del tutto, ho parlato alla squadra, non ci ho litigato. Io non devo vedere nulla, l’impegno c’è sempre, c’è appartenenza ma in questo momento tutto ciò non basta e voglio qualcosa in più. Il giocare bene ci fa sedere, non deve accadere. In alcuni momenti bisogna leggere le partite. A volte bisogna soffrire e tante volte da quando ci sono io c’è stata, dava la sensazione di non prendere mai gol, dobbiamo tornare ad annusare il pericolo. Non si può giocare bene 90′, questo è quello che voglio. Forse non mi esprimo bene ma a Sky ho detto subito che la responsabilità è mia dopo un anno, non c’è stato nessun massacro, non è vero che ho puntato sui giocatori, la squadra lo sa come intendo io il calcio.
Problema di approccio? Forse sì, non conoscevo questo dato. Tante gare abbiamo sbagliato il primo tempo, pure col Milan nei primi 15′ – 20′ non pervenuti, sbagliando tanto in costruzione. Dobbiamo riflettere, con lo staff ne parliamo per migliorare.
La squadra è brava, ha qualità, senza essere forti non rientri dopo i primi tempi con Rijeka e Benevento pure, perciò bisogna alzare l’asticella entrando subito in partita, senza regalare perché a noi nessuno ci regala niente. Bisogna leggere anche gli altri dati, non giudicare solo i risultati: la squadra fa tantissime cose alla grande ma per distruggere gli avversari ci manca questo passaggio.
Stiamo sbagliando tanto, ieri abbiamo fatto vedere 7 clip alla squadra in cui eravamo in superiorità, 2 clip 4 di noi e 2 dei loro e abbiamo sbagliato l’appoggio. Dries era un cecchino gli altri anni, ora sta sbagliando molto dalla sua posizione. A livello balistico stiamo facendo qualcosa in più ma non possiamo sempre farli tirare se si gioca ogni 3 giorni. La qualità di gioco non mi preoccupa ma quando parlo di cattiveria non è solo quando non abbiamo la palla ma pure quando ce l’abbiamo, stiamo sbagliando tanto e dobbiamo dare di più.
Politano con Mertens? Sì, tutta la vita, è stato tra i migliori in campo. Non sapevano come prenderlo, ha avuto 4-5 occasioni, lo fece anche a Sassuolo. Io non vado tutti i giorni a muso duro, ci sono i momenti della carezza, dei complimenti, altri del mandare a fanculo chi se lo merita. Io sono molto attento. La parola mentalità è ampia, io ho detto solo che bisogna alzare l’asticella, giocare anche in un altro modo, non pensare solo al compagno, siamo forti e lo sappiamo. Sono orgoglioso di allenare questa squadra ma bisogna aggiustare il modo di stare in campo. Tutto quello venuto fuori non sta né in cielo né in terra”.
Giovanni Maria Varriale
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