E’ la giornata di Maradona, è lo spazio che giustamente ogni napoletano, tifoso e non, vuole dedicare al ricordo del grande campione, dell’uomo che era. Il Mattino dedica spazio a Diego Armando Maradona, all’eroe di Napoli, non solo di calcio ma di vita. Alla persona contraddittoria e controversa. L’umanità del campione argentino era palpabile, in ogni suo gesto, in ogni sua considerazione verso la ricchezza e il potere. Con fare genuino esortò il Pontefice, chiedendogli di vendere qualcosa per distribuirlo alle persone sofferenti e povere.
Diego Armando Maradona, che la povertà la conosceva, che le favelas le aveva vissute, che la sofferenza la portava con sé nell’immagine dei piedini scalzi che giocano a pallone nei paesi più poveri del mondo, non ha mai dimenticato chi era davvero e da dove era partito. Diego Armando Maradona, che dal sud proveniva, dal profondo sud del mondo, parlava ai napoletani, al popolo meridionale con la sincerità e la schiettezza che meritavano.
Il Mattino – L’esortazione di Maradona al Papa: “Vendi qualcosa a vantaggio dei poveri”
Il Mattino: “Lo è stato perché ha rappresentato gli oppressi, del Sud d’Italia e dei Sud del mondo. Uno di noi. Un portatore di orgoglio. Lo sfidante dello strapotere del denaro e dell’ingiustizia. Solo Napoli ha saputo raccogliere, d’istinto, tutto il senso poetico di un campione che l’ha resa consapevole della propria grande bellezza. Chi valuta un luogo comune la passione della città per quell’uomo tozzo e magico venuto da lontano, capace di usare i piedi come le mani e la testa come una bandiera, non ha capito niente. Maradona non rispettò neppure la ricchezza terrena del Papa, tetti doro contro tanta fame. Lo esortò: <<Vendi qualcosa a vantaggio dei poveri>>. Ecco perché, in questo rapporto magico, non è un caso che il murale a lui dedicato in via Taverna del Ferro, sia stato dipinto sopra una figura del Pontefice. Puro Folclore? E no, affetto sincero per un uomo in sintonia con Napoli, prima ancora che per un asso straordinario. Forse può spiegarne i motivi un episodio del 1985, quando l’attaccante di riserva Pietro Puzone, acerrano fu contattato da un papà disperato per il figlio, bisognoso di un’operazione salvavita. Sono centinaia i napoletani che Maradona ha aiutato, con danaro o regalando la propria immagine. La dolce vita dei bagarini cominciò con il suo arrivo. Furono ottimi affari fin dalla presentazione ai cinquantamila del San Paolo, un prezzo pagato solamente per vedere due palleggi e sentire due parole del genio. Ai tempi d’oro, su 40.000 tagliandi d’ingresso allo stadio erano in azione almeno mille bagarini”.
Emiliana Gervetti
Se vuoi sapere di più sul Napoli tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com