“Quello degli stipendi è uno specchietto per le allodole: chi negli ultimi 10 anni ha fatto scelte sbagliate le paga oggi. Va bene ridurre i costi, ma non sento mai parole come progettualità e sostenibilità. Non è vero: più della metà dei club professionistici paga mese per mese, e a fine ottobre aveva già versato anche settembre: si deve partire da questo”. Non le manda a dire il candidato presidente dell’Assocalciatori in un’intervista esclusiva al quotidiano La Repubblica.
Aic, Calcagno: “Si pagano dieci anni di scelte sbagliate nel calcio”
“La sensazione è che il sistema sia capace di generare nuova ricchezza – aggiunge -. Ma la vera sfida è capire come ridistribuire queste risorse. Non dobbiamo ostacolare lo sviluppo della nuova Champions, ma monitorare sì: anche il negoziato dei diritti tv in Serie A. Va tutelato il sistema solidaristico: in caso di retrocessione non può esserci la morte del club. E i calciatori della Nazionale hanno già donato 4 milioni al fondo di solidarietà dei calciatori”, conclude Umberto Calcagno.
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