MORTE MARADONA MEDICO – “Quando sei davvero morto, Diego?”, questa è la domanda che si pone la Repubblica ricostruendo i giorni antecedenti alla scomparsa di Maradona. Al momento c’è anche un indagato per omicidio colposo, si tratta del suo medico di fiducia Leopoldo Luque (il chirurgo che l’ha operato al cervello). Il quotidiano rintraccia le situazioni poco chiare negli ultimi 8 giorni di vita del el Pibe de Oro. A far riflettere più di ogni altra cosa è il vuoto di 5 ore del 25 novembre che anticipano l’arrivo dell’ambulanza.
Mistero sulla morte di Maradona, cinque ore di vuoto prima dell’arrivo dell’ambulanza
Il 17 novembre Diego getta il cellulare, non lo ricarica è stremato dall’ansia. Alla psichiatra dice: “Nessuna donna mi ha mai domato, pensa forse di riuscirci lei?”. Due giorni dopo il dottore Luque lo va a visitare, esortandolo ad alzarsi ma viene insultato e addirittura pare sia volato un pugno. Il 24 novembre la cuoca prepara una tramezzino all’argentino che non lo assaggia neppure. Quello sarà il giorno in cui il nipote Jonny vede l’ex calciatore per l’ultima volta.
Sul 25 novembre scrive Repubblica: “Sono le sette e mezza, c’è trambusto. L’infermiera dichiarerà di avere assistito il paziente per tutta la mattina, poi ritratta dicendo di essere stata costretta a mentire. Il dottor Luque in casa non c’era, tuttavia alle 12.17 è lui a chiamare i soccorsi senza fare il nome di Maradona, e con un tono di voce troppo calmo, come se tutto fosse già accaduto”.
Serena Grande
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