“Chiaramente stando a casa abbiamo fatto tutto il necessario per stare vicino alla squadra, la videochiamata l’ho fatta perché volevo complimentarmi con tutti per il lavoro fatto perché era una nostra tradizione. Posso dire che lo smart-working non funziona perché ho lavorato molto più da casa che dal campo. Una cosa è vedere i giocatori e sentirli e una cosa è vederli dall’alto”. Stefano Pioli è carico, dopo essersi negativizzato dal Covid che l’ha tenuto bloccato per due settimane, alla vigilia del match contro il Celtic Glasgow.
Milan, riecco Pioli: “Bravi i calciatori e Bonera. Smart-working snervante”
“Mi è mancato tanto il quotidiano, lo stare insieme alla squadra e lo staff. Sono stati 18 giorni lunghi”. Esordisce così Stefano Pioli, dopo lo stop forzato dovuto al Coronavirus. “Non vedevo l’ora di tornare e sono contento di essere qua. Ringrazio il club che ha migliorato prontamente le nostre tecnologie che ci hanno permesso di lavorare con tranquillità. Grazie anche ai tifosi che mi hanno sostenuto e ovviamente grazie alla squadra. Parole di elogio anche per Daniele Bonera, che l’ha sostituito in queste settimane mentre era impegnato nello “snervante” lavoro da casa: “Ringrazio anche chi mi ha sostituito: Daniele farà sicuramente tesoro di questa esperienza. Vogliamo sempre provare a fare la partita e non dobbiamo smettere di comandare le gare, ma anche capire il momento della gara. Quando arriva il momento di soffrire bisogna essere compatti e farlo insieme. Dobbiamo sempre provare a fare le partite ma dobbiamo anche sapere leggere le varie gare. Abbiamo incontrato avversari molto forti che non permettono di esprimere le proprie potenzialità ma abbiamo anche saputo difenderci quando bisognava farlo”. E conclude: “Non chiedetemi del vice-Ibra, non so se recupera”.
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