Durante la consueta diretta sul punto della situazione pandemica, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca traccia la strada da seguire circa le scelte prese in vista delle prossime delicate settimane. “La Regione Campania è contraria a rilassamento, all’apertura della mobilità, alle manfrine tra Comuni grandi e piccoli, del che fare a Natale, Vigilia e Capodanno. Noi dobbiamo sapere che in queste due settimane ci giochiamo il futuro del Paese. Se ci sarà una ecatombe a gennaio oppure no. Quest’anno il Natale e il Capodanno non esistono: devono essere giorni di raccoglimento familiare e religioso ma non delle feste normali”.
Coronavirus Campania, De Luca: “Contrari al rilassamento. Quest’anno Natale e Capodanno non esistono”
È la provocazione di Vincenzo De Luca, che nella consueta diretta Facebook del venerdì mette in guardia il Governo da eventuali modifiche al dpcm sugli spostamenti dai Comuni per 25 e 26 dicembre e 1 gennaio. Punta poi il dito contro una campagna pubblicitaria messa in atto dall’Istituto nazionale tumori di Milano su alcuni bus di Napoli, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e in merito parla di “pura speculazione. Invitano i nostri cittadini ad andare a Milano a fare diagnosi. Siamo di fronte all’ennesimo atto vergognoso di speculazione sulla pelle dei malati – spiega – a Napoli abbiamo il principale istituto di cura dei tumori d’Italia che è il Pascale, questi sono atti di pura speculazione. La Campania è contraria a rilassamento, all’apertura della mobilità, alle manfrine tra Comuni grandi e piccoli, del che cosa fare a Natale, alla Vigilia e a Capodanno. Noi dobbiamo sapere che in queste due settimane ci giochiamo il futuro del nostro Paese. Se ci sarà un’ecatombe a gennaio, oppure no. Quest’anno Natale e Capodanno non esistono, sappiamo che è un grosso sacrificio, ma devono essere giorni di raccoglimento familiare e religioso ma non delle feste normali. Dobbiamo fare da filtro, dobbiamo evitare che arrivino i contagi dal Nord. Controlli nelle stazioni di Napoli e Salerno, controllo anche a Capodichino. Vietato lo spostamento nelle seconde case, anche le regioni del Nord devono mantenere la stessa linea di rigore.” Questo, senza fronzoli, il piano del presidente campano Vincenzo De Luca circa le feste natalizie. De Luca ha comunicato i provvedimenti da prendere per i prossimi giorni per affrontare la pandemia ed anche i piani di “opere pubbliche fatte in trasparenza. Siamo la regione più virtuosa d’Italia per i fondi Europei. Possiamo assistere la maggior parte dei cittadini campani: abbiamo aiutato famiglie, pensionati, professionisti, tutti. Abbiamo approvato il piano di bilancio per il 2021. L’impegno è quello di evitare una crisi dei bilanci pubblici e pesare sui nostri concittadini. Piano per la disabilità per concretizzare i progetti. Uno sforzo gigantesco per l’acquisto di un blocco di autobus nuovi per l’intera regione. L’acquisto serve anche per dare una mano al trasporto scolastico: il 40% destinato al trasporto dei bambini. Dopo l’Epifania ritorno in classe: le entrate con orari differenti e in totale sicurezza. Un milione e mezzo per la polizia municipale, 10milioni di Euro per la pista ciclabile intorno ai paesi vesuviani, non solo per i cittadini. Modalità ordinarie delle istituzioni, non attuabili esclusivamente da commissari. La divisione da parte del Governo centrale sulla divisione dei Fondi Europei, con un capitolo completamente assente e inaccettabile secondo il mio punto di vista: il turismo. C’è da riflettere, bisogna utilizzare questi fondi con trasparenza e correttezza.”. E aggiunge: “I fondi europei sono stati riconosciuti per recuperare il divario nord/sud, del Pil e del tasso di disoccupazione dei diversi territori. Il Governo ha pensato bene di fare un furto alle regioni meridionali, riconoscendo fondi europei con una percentuale più alta alle regioni del nord anziché a chi ne avrebbe più bisogno”. De Luca rincara la dose: “Il mondo è come uno se lo fa in testa, dal Governo centrale dicono che ci sono i ministri migliori della storia… Prendiamo ad esempio il ministro della Pubblica Istruzione, ci siamo liberati dopo decenni di personalità come De Santis, Croce, De Ruggiero, De Mauro. Bene, hanno visto la luce con la Azzolina.” E conclude: “Noi in Campania, più di tutti, abbiamo avuto un’ondata peggiore di contagi. In estate avevamo rimescolato la società: noi siamo la regione più a rischio per il tasso di abitanti e di congestione per alcune realtà particolari. Abbiamo preso decisioni da soli, ci stiamo salvando perché abbiamo chiuso le scuole un mese prima, abbiamo preso le decisioni prima del governo”.
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