CONTE INTER NAPOLI – Dodicesima giornata di Serie A, a San Siro si affrontano Inter e Napoli. Un solo punto a dividerle in classifica, vincere è fondamentale per proseguire la rincorsa al Milan capolista. Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match, Antonio Conte, allenatore dell’Inter, ha così presentato la sfida agli azzurri:
Il calendario vi mette di fronte una squadra in salute. Che tipo di gara si aspetta? Tra due squadre che hanno l’ambizione di essere protagoniste fino alla fine. Il Napoli per anni è stata l’antagonista della Juventus, tranne la battuta d’arresto dell’anno scorso e noi quindi abbiamo preso il loro posto.
Questo confronto che conferme deve darvi? Una sfida impegnativa, affrontare una squadra che ha le nostre stesse ambizioni. Ci darà un parametro sul quale fare delle valutazioni.
Le fa piacere l’etichetta di favorita allo scudetto? Dobbiamo trovare un equilibrio per noi, senza pensare alle considerazioni degli altri. Serve lavorare, non esaltandoci quando arriva la vittoria, non deprimendoci quando arriva una battuta d’arresto.
Le prime sei in classifica sono i primi sei migliori attacchi. Serve questo per vincere il titolo? Ogni squadra deve trovare il proprio equilibrio per essere protagonista. Anche noi lo scorso anno abbiamo segnato tanto, quest’anno nella prima parte del campionato abbiamo concesso qualcosa in più.
Come stanno i vari acciaccati come Vidal, Hakimi e Sanchez? Alexis è uscito con un problema all’adduttore e difficilmente sarà recuperabile. Arturo sta lavorando bene ed è in fase di recupero ma domani sarebbe un rischio provare a farlo giocare, non vogliamo perderlo per un altro mese. Per Achraf oggi faremo delle valutazioni, dei tre è quello che può esserci con più probabilità.
Pare ci sia già una frattura tra le prime sei e le altre. Pensa che gli scontri diretti quest’anno peseranno di più? Siamo tutti d’accordo che quest’anno c’è più equilibrio. Almeno al momento, magari a breve qualcuno scappa e vince per distacco. Lo sono sicuramente anche sul piano mentale ma ogni gara va lottata e sudata e i punti sono importanti sempre.
Dover giocare psicologicamente con l’obbligo di vincere è un problema o può essere uno stimolo? Parlare di obbligo mi fa sorridere, tutte vogliono essere protagonisti e vincere, poi certo ne vince una. Negli ultimi nove anni a vincere è sempre stata la stessa.
Ha parlato di negatività attorno all’ambiente Inter. Pensando al passato, qualche dichiarazione avrebbe evitato di farla? Penso che qualsiasi dichiarazione venga sempre vista in maniera negativa. Mi sto abituando a questo. A inizio anno ero troppo sereno e sono stato incolpato che non ero più io e che avevo mollato. Ora succede l’opposto. Vuol dire che devo trovare una via di mezzo.
Giovanni Maria Varriale
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