Questo campionato di saliscendi rivede un po’ più su una possibile protagonista e ridimensiona le ambizioni di un Napoli che forse non è riuscito a sopperire alla mancanza del suo capitano, ma di sicuro non ha avuto la forza e la determinazione di riprendere in mano le sorti di una partita partita male e finita in un risultato che sa tanto di brodino. Tuttavia, l’ultimo Napoli ci ha abituato ad alti e bassi, non è più la bella creatura di inizio stagione. L’assenza di Insigne ha pesato, certo, ma quando le cose girano poco è la mancanza di un uomo di riferimento in avanti, che dà la possibilità di verticalizzare di più. Al Maradona va di scena una partita che si riconcilia con lo spirito del Natale: incontri di vecchia data, regali, gli onori di casa. E un po’ di letteratura inglese. Quattro sconfitte, fino a ieri cinque, in quattordici partite di campionato sono troppe per una squadra che ambisce a dire la sua in ottica scudetto. Un ritiro è stata la decisione per ritrovare smalto e brillantezza. Come se non bastasse la malasorte si è accanita sul gruppo azzurro con una serie di infortuni. Arriva il Torino e il Napoli fa gli onori di casa in maniera generosissima: i granata non vincono da tempo immemore, quasi quasi ci riesce stasera. Un Napoli senza idee e per nulla brillante acciuffa un pareggio in extremis con una magia di Insigne, dopo 90 minuti durante i quali non aveva saputo creare una vera occasione da rete (se non con qualche tentativo di Zielinski). C’è grande rammarico invece per il Torino di Giampaolo, come tante altre volte in questa stagione, che è andato davvero vicino ai 3 punti e a salvare la panchina del mister. Adesso la situazione rimane incerta, anche se la prestazione rimane ottima. Grande solidità difensiva, tanto cuore e agonismo, che erano stati premiati poi con un gol del figliol prodigo (a tinte azzurre) Izzo sugli sviluppi di corner. Ci sono tutte le componenti per una sorta di remake pescato da un classico della letteratura. Il Natale e gli spiriti, morale della favola – senza scomodare troppo Dickens – è dare una svolta al presente, altrimenti il futuro non promette – per questo Napoli – nulla di buono…
Il Canto di Natale al Maradona: gli spiriti aleggiano, Insigne deus ex machina LE PAGELLE
Diamo i voti ai protagonisti del match al Maradona tra Napoli e Torino. MVP il granata Singo, giovanissimo terzino, insieme al Gallo Belotti nota lieta della compagine piemontese; buona la prova di Zielinski, ruolo salvifico per Insigne. Brutta prova di Petagna e del subentrante Elmas. Izzo ritrovato, Di Lorenzo confuso.
NAPOLI (4-2-3-1): Meret 6; Di Lorenzo 5, Manolas 6, Maksimovic 5.5, Hysaj 5.5 (71′ Mario Rui 5.5); Demme 6 (30′ Elmas 5), Bakayoko 5.5 (71′ Fabian Ruiz 5.5); Politano 5 (63′ Lozano 5.5), Zielinski 6.5, Insigne 7; Petagna 4.5 (71′ Llorente 5.5). All. Gattuso 5
TORINO (5-3-1-1): Sirigu 6; Singo 7, Izzo 6.5, Buongiorno 6, Bremer 6.5, Rodriguez 5.5 (88′ Vojvoda sv); Lukic 5.5 (88′ Meité sv), Rincon 6, Linetty 5.5; Verdi 6.5; Belotti 6.5 (88′ Zaza sv). All. Giampaolo 6.5.
Andrea Fiorentino
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