Per riaprire il portafoglio la società deve prima vendere (Ghoulam e Malcuit). Poi caccia ai giocatori che nei top club sono “dimenticati”, scrive il Corriere dello sport circa il mercato in entrata del Napoli.
Napoli, colpi tra i “dimenticati” di due top club. Il punto
C’è una squadra (da scudetto?), scrive il quotidiano sportivo, che abbonda in ogni angolo del campo e se proprio dovesse esserci uno sforzo, o anche un sacrificio, bisognerà innanzitutto “ridurre” l’organico e dare pure un taglio al monte-ingaggi. Però Aurelio De Laurentiis ha deciso: starà lì ad osservare, aspetterà che qualcosa succeda, poi eventualmente si lancerà nella penombra del mercato per tentare di arrivare a un esterno basso, quelli che un tempo si chiamavano fluidificanti, capace di dare una svolta sinistra. La situazione generale presenta analogie e ovunque c’è un club con qualche eccedenza: al Barcellona, ad esempio, Junior Firpo (24), dominicano naturalizzato spagnolo, ormai non sente il profumo dell’erba da un bel po’: la soluzione potrebbe essere il prestito. Capitolo Emerson Palmieri: il Napoli è una opportunità, piace a Giuntoli e anche a Gattuso, ma ha costi (contrattuali) elevati. Con il Chelsea i rapporti sono ottimi e nell’estate scorsa sono stati utili per farsi concedere in prestito oneroso (un milione) Bakayoko: dell’eventuale rinnovo del francese si avrà, ovviamente, modo di riparlarne in estate ma se dalla Londra in blues emergesse la possibilità di aggiungere alla chiacchierata anche Emerson, il Napoli si lascerebbe stuzzicare dalla tentazione.
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