A due giorni dall’inizio della campagna vaccinale su scala mondiale si inizia a discutere di una possibile obbligatorietà della somministrazione per alcune categorie nei prossimi mesi. Tra le ipotesi quella di obbligare tre milioni di statali, dai medici agli insegnanti. Un’altra idea è quella di un patentino immunitario per viaggi e spettacoli.
Coronavirus, ipotesi patente di immunità vaccinale per aerei, cinema e stadio
Lo scorso 27 dicembre, con il V-Day europeo, è iniziata anche in Italia la campagna vaccinale anti-coronavirus. A pochi giorni di distanza già si inizia a discutere dell’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino per alcune categorie, ad esempio lavoratori statali come medici, infermieri e insegnanti. Ma si ipotizza anche una sorta di “patente di immunità” per entrare in luoghi come stadi, cinema, teatri o per viaggiare in aerei e treni. La discussione sull’obbligo del vaccino ad oggi è vista come controproducente dal governo. Ma in primavera il discorso potrebbe diventare più concreto. Quando la campagna vaccinale sarà ormai entrata nel vivo, se i numeri dell’adesione dovessero essere bassi (rendendo quindi difficile l’immunità di gregge) si potrebbe valutare questa opzione. La patente di immunità potrebbe essere un documento o una app, che consentirebbe solo a chi è vaccinato di svolgere alcune attività quotidiane, come ad esempio viaggiare su treni e aerei. Con la patente di immunità si potrebbe consentire l’ingresso allo stadio, cinema e teatri per coloro che ne sono in possesso. Infine, tra le ipotesi in campo per i prossimi mesi, per provare a raggiungere l’immunità di gregge, ci sarebbe l’obbligo per i lavoratori del settore privato, che sono quasi 16 milioni. In questo caso, molto dipenderebbe dalle aziende: per legge il datore di lavoro è tenuto a tutelare la salute dei dipendenti. Ma qui servirà capire quali potranno essere gli incentivi alla vaccinazione.
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