“Abbiamo commesso errori. Non riusciremo a centrare alcuni obiettivi. Ma fallimento è una parola che offende un percorso corale, e oggettivo”, dichiara Luigi de Magistris, sindaco del capoluogo campano, a Repubblica.
Politica, de Magistris: “Non penso di aver fallito come sindaco. Lasciamo stare gli insulti di De Luca…”
Lo dico con semplicità, ammette de Magistris, non penso di aver fallito come sindaco. Abbiamo commesso errori. Non riusciremo a centrare alcuni obiettivi, che però abbiamo preparato per chi verrà dopo. Ma “fallimento” è una parola che offende un percorso corale, e oggettivo. Ed è usata anche da chi, in maniera goffa, e subdola, voleva prendersi il Comune con la spallata. Ho svolto il mio ruolo a tutela di Napoli e dei fatti. In Italia, complice il malefico virus, c’era stata una narrazione falsata dei miracoli. C’erano invece disagi e dolore delle famiglie, ritardi nella rete sanitaria, dati non reali. E poi lasciamo stare gli insulti d’ogni tipo che ho ricevuto dal presidente della Campania. Tutti hanno capito, quando ha cominciato ad aggredire da Conte in giù, che quelli sono i suoi metodi”. Infine, sulla possibile candidatura di presidente della Calabria ha detto: “Si è aperto un dibattito sorprendente, a mia insaputa… Mi ha fatto molto piacere questo riconoscimento da parte di tanti. È un po’ una fascinazione folle, come quella che ebbi per la candidatura a Napoli. Dipende, però. Se si votasse con le amministrative, chissà. Mai dire mai…”
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