“Gli assembramenti dello scorso 25 novembre non sono colpa nostra. Io avrei preferito rimanere in una stanza sola con la mia famiglia”. Gli assembramenti a Buenos Aires, davanti alla Casa Rosada, con decine di migliaia di persone raccolte lì il 25 e 26 novembre per l’ultimo saluto al diez per antonomasia. Ora per l’aumento dei contagi di Covid in Argentina viene “incolpato” lui, o più che altro il lutto nazionale che ha seguito la sua morte.
Maradona, la figlia Giannina: “Danno la colpa a mio padre pure per l’aumento dei contagi in Argentina”
L’intervento social della figlia Giannina affronta apertamente l’argomento: “Non date la colpa a papà per l’aumento dei contagi qua. Vedremo come risolvere la cosa, sappiamo che Diego era un po’ di tutti, ed è bellissimo vedere tutti i murales che vengono fatti in suo onore. Ed è bello anche il fatto che chiunque ci dica che vuole andare davanti una di queste opere a deporre fiori. Prudenza con le parole, empatia e pietà per chi è passato in una situazione come la nostra, e per coloro che non hanno potuto dare l’ultimo saluto ai propri familiari a causa di ciò che stiamo vivendo. Ma non è stata colpa di Maradona per quello che è successo lo scorso 25 novembre. Io avrei preferito rimanere in una stanza sola con la mia famiglia, non incolpateci per l’aumento dei contagi. Rispetto per lui che ora è in cielo, rispetto per noi rimasti qui a piangere per nostro papà, fratello, nonno, amico. E grazie ancora per tutti qui bellissimi messaggi, i fiori, le cose che avete lasciato”.
♥️ (sigue) pic.twitter.com/H2ACMfE9yO
— Gianinna Maradona (@gianmaradona) January 5, 2021
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