“Mercato e infortunati? Sotto questo punto di vista mi conoscete, alla viglia di una partita importante non penso al mercato. In questo momento sto pensando solo ad affrontare una squadra forte, migliorata in entrambe le fasi. Ha un allenatore che ha avuto cambiamenti positivi, ora gioca anche in verticale, ha dato continuità al lavoro e insieme ad altre due squadre è quella che fa meglio. Poi la società sa cosa serve, ma non ne parliamo oggi”, commenta Roberto D’Aversa in vista del derby emiliano contro De Zerbi e il suo Sassuolo.
Parma, D’Aversa: “Io non parlo di mercato, la società sa cosa serve. Col Sassuolo per invertire il trend negativo”
“Possono succedere gli infortuni, non mi va di ragionare su quello che è stato. Da quando sono qua si deve fare ciò che si è fatto in questi anni, tutte le situazioni per provare a migliorare. Mi interessa sapere che da quando sono arrivato ognuno lavori perché le cose vadano al meglio. Credo che un aspetto positivo con la Lazio ci sia stato, abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Sohm, una con Cornelius in cui è stato bravissimo Reina ma penso che se Andreas fosse stato in una condizione mentale diversa avrebbe fatto gol. Ci sono momenti in cui dopo cinque sconfitte l’autostima può venir meno e bisogna essere bravi a lavorare sotto ogni aspetto. La medicina migliore è il risultato pieno: è difficile come ogni partita, noi dobbiamo andare in campo determinati per far sì che avvenga. Credo molto nell’aspetto mentale, nel momento in cui magari si ferma un giocatore appena rientrato può esserci sconforto, il dispiacere per il compagno che non fa parte della partita, ma nella nostra testa non abbiamo bisogno di negatività, se ci mettiamo anche noi a ragionare così difficilmente ne usciamo. Se ragioniamo in maniera positiva, che non significa non sapere che siamo penultimi, anzi, affrontiamo le cose nel miglior modo possibile. Ragionare sul campionato scorso non porta vantaggi, così come ragionare sul passato di qualche giorno fa. Ragioniamo sul fatto che sì, è un derby ma cambia poco, perché anche l’anno scorso li avevano seguiti in pochi tifosi. Dobbiamo essere bravi a trovare la determinazione, la concentrazione nonostante l’assenza del pubblico, nell’affrontare una partita importante, a prescindere che sia un derby. Prima va pensato che siamo penultimi, che dobbiamo invertire il trend negativo. Le altre componenti amplificano l’importanza della gara, ma già la nostra situazione deve darci il dovere di fare il meglio in campo. L’esclusione dai convocati di Inglese? Roberto ha vissuto una situazione spiacevole familiare, preferirei non parlare di lui. In questo momento gli siamo vicini, spesso ci creiamo problematiche nella vita normale, problemi inutili, i problemi seri sono questi, la perdita di un caro. Io e la squadra gli siamo vicini, a lui e alla sua famiglia. Mi auguro, magari, possa essere un motivo in più per regalargli un risultato positivo, visto il periodo che sta attraversando. Detto che le sue condizioni non erano ottimali e, ci tengo a sottolinearlo, mi ha dato la sua disponibilità contro la Lazio. A volte quando le prestazioni non sono sufficienti, bisogna ragionare anche sul fatto che altri giocatori magari non sarebbero nemmeno scesi in campo. Già il fatto che mi ha dato disponibilità è un segno che questi ragazzi stanno capendo la difficoltà del periodo, e come lui Gagliolo, Iacoponi, la squadra: è importantissimo capire che ognuno di noi deve dare qualcosa in più per uscire da questa situazione”.
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