“La riduzione del 20% della fornitura non è una stima, è una triste certezza – afferma il commissario straordinario del governo Conte -. Non mi servono le rassicurazioni”. E annuncia la possibilità di una battaglia legale con la multinazionale americana: “Stiamo lavorando con l’avvocatura”.
Coronavirus Italia, Arcuri: “Pfizer inadempiente, siamo pronti a portarli in tribunale”
“Pensiamo che Pfizer al momento sia inadempiente. Stiamo lavorando con l’avvocatura. Avrò una riunione molto puntuale con loro per concludere al più presto l’istruttoria”. Così Domenico Arcuri a La Stampa: “La riduzione del 20% della fornitura dei vaccini Pfizer non è una stima. È una triste certezza. Non mi servono le rassicurazioni, mi servono i vaccini. Nelle ultime settimane abbiamo accusato ritardi che non comprendiamo – osserva Arcuri – dobbiamo continuare a reclamare perché il diritto alla salute degli italiani non è un valore che si può negoziare. Stiamo combattendo una battaglia lunga e molto faticosa. I vaccini sono l’unico sistema per concludere questa battaglia. Stiamo chiedendo con forza alle aziende produttrici, in particolare una, che all’Italia arrivino tutti i vaccini che erano stati pianificati. Dal punto di vista contrattuale, la fornitura dei vaccini è molto semplice. L’Ue con i produttori del farmaco ha sottoscritto un contratto in nome e per conto dei 27 Stati membri. Inoltre, ogni Stato membro, quindi anche l’Italia ha sottoscritto dei contratti derivati rispetto al contratto generale. Sul contratto generale dell’Ue ci sono quantità, termini, scadenze per la consegna e questi sono richiamati anche nei contratti dei vari Paesi”.
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