“Stiamo osservando una perdita di bilancio per il settore compreso tra i 6 miliardi e mezzo e gli otto miliardi e mezzo per il biennio 2020-21. Impatto anche sul calciomercato: 2 miliardi e 600 milioni in meno in un anno”. E sulle riforme del calcio: “Dovranno essere adottate in conformità con l’Eca. L’Uefa non potrà decidere da sola”.
Serie A, Agnelli: “Crisi più grave del previsto, quest’anno sarà peggiore del 2020”
Il rampollo della famiglia torinese, oggi presidente della Juventus, manifesta tutta la sua preoccupazione per il calcio post-pandemia. “Non siamo ancora nella posizione di capire pienamente cosa sia successo alla nostra industria e cosa la crisi significhi per i club – l’allarme lanciato dal presidente della Juventus e dell’Eca -. La Deloitte Money League annuncia una perdita di due miliardi di euro per queste due stagioni ma temo sarà di più. Nella scorsa stagione abbiamo avuto solo 3-4 mesi di stadi vuoti, di sconti commerciali, di sconti per le emittenti, mentre quella in corso sarà una stagione intera senza tifosi allo stadio. E per quanto riguarda i diritti tv, in Germania hanno perso il 10% e ci sono a livello internazionale broadcaster che non stanno pagando i loro debiti. Ecco perché penso che questa stagione andrà peggio, riteniamo che la perdita complessiva di questi due anni per la nostra industria sia fra i 6,5 e gli 8,5 miliardi di euro. Quest’anno ci sono stati movimenti per 3,9 miliardi di euro contro i 6,5 dell’anno passato. Significa 2,6 miliardi in meno da un anno all’altro, senza contare gli aspetti della solidarietà dei club. Questo ci dimostra che stiamo navigando in mari molto mossi”.
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