Lo scrive Il Corriere della Sera, presentando il piano vaccinale della Protezione Civile. Diverse migliaia sarebbero i medici e i sanitari aggiuntivi che potrebbero affiancare quelli delle Regioni. Per arrivare a moltiplicare per cinque o per sei l’attuale media di vaccinazione, con l’obiettivo a regime di riuscire a somministrare oltre 600mila dosi al giorno, circa 19 milioni di dosi al mese.
Coronavirus Italia, coinvolgere la Protezione Civile sul piano vaccini: “Obiettivo 19 milioni di dosi al mese”
Intanto la discussione all’ultimo Consiglio europeo “ha fatto emergere problemi comuni, segnalato i rischi della terza ondata della pandemia e messo in chiaro disfunzioni e ritardi. Mi sarei aspettato di vedere qualche leader raccogliere la vera sfida di questo tempo drammatico e alzare lo sguardo per dire che serve costruire una vera politica europea della salute. Nessuno invece si è detto disponibile a trasferire poteri nazionali all’Unione. Questo coraggio non si è espresso”, così il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli in un’intervista a Alberto Gentili del Il Messaggero. “Nel combattere la pandemia piuttosto che immaginare chiusure dobbiamo spingere affinché si apra una fase nuova che sarebbe conveniente per la ricerca, la salute, gli investimenti, il rafforzamento del multilateralismo. I Paesi Ue devono accelerare la somministrazione del vaccino. Ad esempio perché non vaccinare di giorno anziani e vulnerabili e di notte giovani e persone sane? Chi lo impedisce?. Nell’Unione europea sono state consegnate 51 milioni di dosi e ne sono state somministrate 29 milioni. Le case farmaceutiche vanno sanzionate duramente se hanno violato i contratti o se hanno commesso frodi. La Ue ha l’obiettivo di vaccinare il 70% degli europei entro la fine dell’estate, il che significa 255 milioni di cittadini. Fino ad ora ne sono stati vaccinati il 10%, pari a 25 milioni. L’industria non ha saputo tenere il passo della scienza, arrivata al traguardo prima del previsto. E si è creato un deficit di produzione. Ora il via alla conoscenza scientifica, l’eventuale sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale e una deroga all’esclusiva di produzione per i detentori del brevetto, non possono essere tabù in epoca di pandemia. Passaporto vaccinale? Sono contento che la mia proposta sia stata raccolta da molti governi e in particolare da quello italiano. Consentirà un modo ordinato di procedere alle riaperture. Si punta ad avere il certificato vaccinale europeo tra 3 o 4 mesi. Venendo al nuovo premier italiano, Draghi consente all’Italia di rilanciarsi nel progetto europeo» e al nostro Paese di essere attore protagonista delle dinamiche della nuova Europa”.
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