“In questo momento la priorità è correre sul piano vaccinale. Ciò vorrebbe dire tornare alla vita normale e dunque poter tornare dentro gli stadi, gli impianti e le palestre. Bisognerà condividere un metodo per l’ingresso nello stadio: vaccini e tamponi prima dell’ingresso. Si possono ipotizzare diverse soluzioni. L’importante è che sia un progetto condiviso.” Così il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa.
Stadi, il sottosegretario Costa: “Tifosi negli stadi? Sì, ma con vaccini e tamponi”
“Ho contratto il Covid anch’io, ma, dopo i primi giorni complicati, le cose vanno meglio – dichiara il membro del governo Draghi a Radio Kiss Kiss Napoli – spero che quanto prima arrivi la negatività al tampone. A un anno dall’inizio della pandemia, il Paese soffre ed è fondamentale che ognuno di noi sappia che l’autoprotezione è importantissima e la battaglia ancora non è vinta. Vaccino Johnson&Johnson? Non dobbiamo mai smettere di veicolare messaggi di positività e fiducia nei confronti dei vaccini. Abbiamo ampliato la platea dei vaccinatori e i punti vaccinali: c’è bisogno di intervento capillare sul territorio. L’approvvigionamento dei vaccini? Entro fine mesi arriveranno oltre 10milioni di dosi. Entro giugno arriveranno 54milioni di vaccini. Confidiamo nei prossimi giorni di recuperare il ritardo dovuto allo stop momentaneo di AstraZeneca”. Sul vaccino anglo-svedese, fermato per qualche giorno in tanti Stati europei, aggiunge: “C’è da recuperare un rapporto di fiducia, veicolando messaggi di certezza e garanzia. Sono importanti in tal senso i medici di base, che sono in trincea e che possono dare messaggi rasserenanti alle persone”.
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