L’ex tecnico del Napoli, ora commissario tecnico della nazionale albanese, ha rilasciato le sue parole alla Gazzetta dello sport.
Albania, Reja: “Hysaj sta attraversando uno splendido momento. Djimsiti è un gioiello, Kumbulla cresce”
“La promozione in Lega 2 di Nations League ha creato entusiasmo – ammette l’esperto allenatore goriziano -. Il calcio è lo sport più seguito nel paese. La federazione sta cercando di lavorare in profondità: si pensa a nuove strutture, a migliorare il livello degli allenatori, a creare un gruppo di preparatori atletici». Dieci giocatori impegnati nei campionati italiani in questo giro di convocazioni: il nostro calcio resta ancora un modello di riferimento? Di più: nel sistema calcistico italiano, dalle categorie più basse fino in alto, ci sono 11.500 tesserati di etnia o origine albanese. Molti sono figli di migliaia di persone che lasciarono il paese negli anni Novanta per trasferirsi da noi. L’Inghilterra ha ricavato enormi vantaggi dalle contaminazioni. Non penso solo ai giocatori, ma anche ai tecnici stranieri. Un nome tra gli inglesi? Kane è uno dei migliori attaccanti del mondo. Sterling è fortissimo. Foden è straordinario. Ha avuto la fortuna di incontrare Pep Guardiola. E si torna al discorso di prima. Gli albanesi italiani? Hysaj sta attraversando un momento di splendore. Djimsiti è un gioiello. Kumbulla ha ampi margini di miglioramento. Il miglior modulo per la sua nazionale? Il 3-5-2 mi dà maggior affidamento, ma abbiamo utilizzato anche il 4-3-3 e il 3-4-3. Le nostre aspettative? Il gruppo è durissimo. Inghilterra, Polonia e Ungheria sembrano fuori portata, ma nello sport non parti mai battuto. Organizzazione e motivazioni talvolta compiono miracoli. Fabio Capello è il miglior amico nel calcio? Con Fabio abbiamo vissuto gli anni splendidi di gioventù a Ferrara. Conoscevo il papà, il maestro Guerino. Non abbiamo mai perso i contatti. Ci vogliamo bene”, conclude Edi Reja alla rosea.
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