Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, come di consueto opera una panoramica settimanale sull’andamento della pandemia nel territorio regionale. Di seguito, l’intervento del governatore su due scottanti temi: ristoranti e isole. Le sue parole sulla situazione turistica e ristorativa della regione.
Coronavirus Campania, De Luca: “Possono aprire i ristoranti di sera ma dopo mezzanotte nessuno per strada”. Il dibattito sui vaccini
” Il problema non sono i ristoranti aperti. La mia idea è che bisogna aprire di sera in condizioni protette ma dopo mezzanotte nessuno più deve restare per strada, almeno per altri due mesi. Io credo sulla base dell’esperienza di questi mesi che lo stato italiano non sia in grado di garantirlo. Nei tre mesi alle spalle, abbiamo avuto un paese abbandonato per scelte politiche. Per le scelte delle mezze misure, non ho visto un pattuglia a segnalare le persone senza mascherina.”
ISOLE – “A Capri e Ischia abbiamo poche migliaia di abitanti, completiamo le vaccinazioni agli anziani e poi vacciniamo tutti. La ricaduta economica e di promozione turistica che può derivare da due isole che sono marchio mondiale è straordinariamente elevata. Dunque, completata la vaccinazione per fascia di età, dovremmo promuovere il turismo delle nostre isole, perché questo diviene un vantaggio per tutto il paese”.
“Non abbiamo i milioni di vaccini di cui necessitiamo, in tutta Italia. Ma la Regione Campania per vaccinare in massa il comparto turistico ha fatto il contratto per procurarsi il vaccino Sputnik tempo fa, altre regioni no. La vera battaglia è obbligare il governo italiano a muoversi per chiedere ad AIFA di pronunciarsi sul vaccino russo in una settimana e non in tempi biblici. Ieri ho inviato una lettera al ministro della Salute per velocizzare i tempi, ho riportato che la Campania mette a disposizione dell’Italia intere gli altri vaccini. Abbiamo ricevuto 140.000 dosi di vaccino Pfizer mercoledì mattina che è per la fascia anziana, insieme a Moderna, quello giusto. Sarebbe il caso, sulla linea rigore e buonsenso di fare una battaglia comune per svegliare il governo. L’idea migliore è avere un vaccino da distribuire alle categorie economiche. Ottimale percorrere le due fasce: quella d’età e quella economica. Ci sono i lavoratori delle poste, dei comuni agli sportelli, i comparti di artigianato, barbieri, parrucchieri, musei chiusi…In questa settimana si completerà la distribuzione di 240.000 tessere di avvenuta vaccinazione”.
Emiliana Gervetti
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