La figuraccia di Torre del Greco è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza dei tifosi biancorossi. Le prime avvisaglie si sono avute al rientro della squadra dalla trasferta campana, con un gruppo di ultrà che da un cavalcavia all’altezza di Bitonto ha lanciato alcuni fumogeni al passaggio in autostrada del pullman del Bari, senza provocare danni al mezzo né tantomeno ai passeggeri.
Bari, l’ira dei tifosi biancorossi contro De Laurentiis: “Non siamo la succursale del Napoli”. Ghirelli: “Episodio criminale”
La situazione non è migliorata una volta tornati in città: minaccia di morte all’indirizzo dei calciatori su uno striscione con tanto di testa di maiale esposto all’esterno del San Nicola. Il messaggio intimidatorio, rimosso ben presto dalle forze dell’ordine, non è stato condiviso da gran parte della formazione barese, ma ha palesato un malumore evidente contro la proprietà, accusata di trascurare la compagine pugliese a favore della prima fonte di guadagno, il Napoli. “Non siamo la succursale del Napoli”, si leggeva tra i tanti striscioni presenti fuori la struttura barese. Intanto, “questo episodio non ha nulla a che vedere con il calcio. Non è giusto che un atto violento e criminale debba rovinare l’armonia intorno a quello che è pur sempre un gioco”: così il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli sull’episodio incriminato. “Voglio davvero sperare che questo resti un episodio isolato, che il presidente De Laurentiis e i calciatori del Bari possano proseguire il campionato in un clima di serenità e sicurezza”, conclude Ghirelli.
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