“Il rinnovo di Mancini con la nazionale fino al 2026 è un investimento della federazione per il futuro, e che dovevamo ai tifosi”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio federale dopo aver annunciando il prolungamento del contratto con il ct Roberto Mancini. “Sono molto contento, perché come Roberto sa, era un obiettivo della federazione per continuare un lavoro e dargli continuità anche in futuro”, ha sottolineato Gravina, che ha anche affrontato lo spinoso argomento circa il cambio di proprietà in casa Salernitana.
FIGC, Gravina: “Il rinnovo del Mancio investimento sul futuro. La Salernitana? Le regole sono chiare dal 2013”
“Mancini ha accettato un contratto dal punto di vista economico nettamente inferiore rispetto a quello che potrebbe essere un impegno all’interno di un club. Ha fatto una scelta spinta dal lavoro di questi anni e rinunciando a gratificazioni di tipo economico. Per questo gli dico grazie a nome di tutti – aggiunge Gravina – Con lui ci siamo trovati bene, c’è assoluta affinità. C’è condivisione dei ruoli. Facciamo parte del Club Italia che è un club moderno. A ogni tappa inseriamo sempre qualcosa che dia un valore aggiunto. A me come federazione interessa il percorso che porta alla vittoria. Il successo poi piace a tutti però lo centreremo quando avremo fatto un grande lavoro: è questo il motivo per il quale abbiamo lavorato su un periodo così lungo con Mancini. Ci siamo presi tutto il tempo possibile”. La questione Salernitana “non è un terreno di scontro ma solo di applicazione delle regole che si conoscono dal luglio 2013”, dichiara il numero uno della FIGC, al termine del Consiglio federale odierno in cui è stata concessa una proroga di 14 giorni del termine con cui Claudio Lotito dovrà vendere la Salernitana a un’altra società, pena la non ammissione del club campano in Serie A. In qual caso, Gravina specifica che “non servono sanzioni perché non ci si può proprio iscrivere al campionato. Lo impone la Figc, il Coni e le norme internazionali. Azioni legali? Non capisco che procedure si potrebbero fare per invertire queste regole. Per rispetto alla città e alla sua storia, non siamo controparte della Salernitana, siamo solo rispettosi delle regole. Noi vogliamo la Salernitana in Serie A”.
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