Il campionato di calcio di Serie A è ormai terminato, gli Europei sono iniziati, l’estate è alle porte. Nonostante questo, però, i tifosi del Napoli sembrano ancora poco propensi ad abbandonare un topic fondamentale di queste ultime settimane. Napoli-Verona ha infatti lasciato dietro di sé una scia calcisticamente drammatica, con la mancata qualificazione in Champions League e un potenziale (ma non per forza determinante) ridimensionamento in vista per il club, data la mancanza di introiti notevoli della prima coppa per importanza in Europa.
Dunque: cosa è successo prima e durante Napoli-Verona? Le ipotesi sono davvero tante ma, francamente, ognuna di esse pare non regge nemmeno per un secondo.
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Il Napoli aveva un accordo con la Juventus?
Questa è senz’altro l’ipotesi più fantasiosa e, al tempo stesso, irreale nata in queste settimane sui social e negli interventi durante le trasmissioni radio e tv. Secondo questa teorica – che potremmo definire senz’altro complottista – il Napoli sarebbe diventata infatti una succursale della Juventus sin dal suo ritorno in Serie A, con tanto di giocatori presi (Blasi, Zalayeta) e ceduti (Pazienza, Rinaudo, Quagliarella, Higuain). In virtù di questo, De Laurentiis si sarebbe accordato con Agnelli per far andare in Champions League la Juventus. Tutto questo nonostante una fortissima rivalita sportiva (e non solo). Lasciamo a voi le conclusioni perché ulteriori commenti sarebbero superflui.
I giocatori del Napoli “se la sono fatta sotto”?
Tale ipotesi è forse la spiegazione più razionale tra quelle presenti, almeno in parte. Sembra inaccettabile, infatti, che una squadra come il Napoli – ricca di giocatori interessanti e abituata a giocare in Europa ormai da anni – soffra di tremarella nel momento in cui si deve affrontare una squadra di metà classifica, senza obiettivi, per andare in Champions League. D’altro canto non va assolutamente sottovalutato l’aspetto mentale della faccenda. I giocatori infatti potrebbero aver pensato a una partita più facile di quella che si è poi concretizzata in campo. Oppure potrebbero essere scesi sul terreno di gioco con la paura di sbagliare. Da sempre il Napoli è una squadra che pecca in personalità nei momenti importanti e, se questa ipotesi dovesse poi essere confermata, sarebbe anche gravissima.
Napoli-Verona: i giocatori del Napoli hanno deciso di non andare in Champions League?
Un’altra teoria molto in voga ultimamente resta quella di un Napoli non andato in Champions League volontariamente. Si tratterebbe infatti di una sorta di nuovo ammutinamento da parte dei giocatori nei confronti del club dopo l’evidente cacciata di Gattuso dalla panchina. Per “proteggere” il loro tecnico, i giocatori avrebbero quindi deciso di fallire di propria sponte la qualificazione in Champions League.
Anche questa teoria però sta davvero poco in piedi. In primis perché il modo migliore per salutare Gattuso sarebbe stato proprio andare in Champions. Secondariamente perché partecipare alla coppa dà non solo possiblità di prestigio ai giocatori ma anche chance di farsi notare da club più ricchi e importanti. Oltre che, ovviamente, per consentire alla società di costruire – con i soldi ricavati – una squadra più competitiva. Andare in Champions League, insomma, sarebbe stata una win-win situation a prescindere. Pensare che dei calciatori professionisti non vogliano giocare la miglior competizione possibile pare una follia.
Napoli-Verona, che cosa è successo? Tante ipotesi ma la verità la conosce solo la società
Queste sono solo alcune delle ipotesi più incredibili emerse in queste settimane. E tutti, come detto, sembrano essere davvero poco realistiche. A questo punto l’unica a poter delucidare su quanto avvenuto è proprio la SSC Napoli. Che, però, non sembra voler abbandonare – almeno per adesso – il suo silenzio stampa. Una’altra cosa è certa: il tifoso del Napoli vuole spiegazioni. E il club non può semplicemente decidere di mettere tutto sotto al tappeto, sperando che la gente dimentichi. Meglio scegliere invece la via della comunicazione, per essere in grado finalmente di mettere questa storia da parte e di cominciare una nuova stagione con maggiore ottimismo.
Claudio Agave
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