Potrebbe tornare a riabbracciare la Campania il vice allenatore all’ombra del Vesuvio con Maurizio Sarri. La scelta di puntare su di lui sarebbe partita direttamente da Aurelio De Laurentiis. Calzona era stato già contatto qualche settimana fa ma ora, secondo il quotidiano Il Mattino, i contatti si sono intensificati con l’allenatore che ha accettato la proposta del Napoli di ritornare all’interno dello staff del nuovo tecnico azzurro, Luciano Spalletti.
Napoli, nello staff di Spalletti è vicino il ritorno di una vecchia conoscenza sarriana
Sembra tutto fatto per il ritorno di Francesco Calzona a Napoli. Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis (soprattutto) hanno rivoluto un altro pezzo della squadra che nel 2018 sfiorò lo scudetto, scrive quest’oggi il quotidiano Il Mattino, rivelando che lo storico vice di Sarri ha sciolto le riserve in queste ore dopo una serie di questioni familiari che l’avevano costretto a prendere tempo. Si lega con un biennale e soddisfa l’esigenza di Spalletti di ampliare lo staff tecnico. Uno staff che dovrebbe vedere il ritorno anche di Francesco Sinatti preparatore sportivo che pure aveva fatto benissimo ai tempi di Sarri. Anche in questo caso la decisione è stata della società che nella scorsa stagione ha registrato un numero più alto di infortuni in casa azzurra. Sinatti è anche specializzato nella prevenzione delle criticità muscolari.
Chi è Calzona. Francesco Calzona giocava in Eccellenza, ed era calciatore-allenatore del Tegoleto, nella Val di Chiana aretina. Non era Gianluca Vialli, che dal 1998 al 2000 poteva permettersi un ruolo analogo nel ben più blasonato Chelsea con uno stipendio importante, e per questo il buon Ciccio fu costretto a trovarsi un lavoro. Il rappresentante alimentare costituiva un bel compromesso per continuare a stare vicino alla sua squadra e ricevere uno stipendio dignitoso; quando poi le trasferte divennero più frequenti, incorporando chilometri tutti i giorni per vendere caffè, capì subito che alla squadra serviva un allenatore vero e – soprattutto – con più tempo a disposizione. Così suggerì alla dirigenza aretina di affidare l’incarico ad un suo amico, dirigente della MPS, tal Maurizio Sarri.
Nacque un patto d’onore: Sarri, che apprezzò quel gesto ma ne intuì anche l’occhio e le buoni intuizioni tattiche, qualche anno dopo (nel Verona) riuscì ad avere Calzona come suo primo collaboratore, dopo averne fatto buon uso anche la stagione precedente sulla panchina dell’Arezzo, conquistando risultati memorabili contro Juventus e Napoli (2-2 in entrambi i casi). I due diventarono letteralmente inseparabili: Calzona trascorre le sue notti a studiare al video le squadre avversarie per riferire al capo. E’ lo strano caso di un vice che trova lavoro al suo primo allenatore. Dopo l’esperienza felice di Empoli, a Napoli Ciccio ritrova la sua vecchia passione: il caffè. Ora però il caffè è roba da tempo libero, il suo lavoro è allenare.
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