Ad Auronzo di Cadore il primo a presentarsi ai microfoni è lui, l’ex portiere di Liverpool, Milan e Napoli. Pepe Reina ritrova la Lazio, dopo un anno a pieni guantoni: era infatti partito da outsider, comprimario dell’insostituibile Strakosha, ma il Covid-19 e gli acciacchi hanno portato Simone Inzaghi ad affidarsi alla sua infinita esperienza, ripagata con prestazioni eccellenti. Ora che Inzaghi ha salutato, Reina riparte con Maurizio Sarri, del quale è stato fedele scudiero durante la sua permanenza napoletana.
Lazio, Reina: “Felice di ritrovare Sarri, una garanzia. E Hysaj ci farà molto comodo”
Pepe Reina è diventato uno dei leader della Lazio e dello spogliatoio biancoceleste, oltre che uno dei fedelissimi di Maurizio Sarri dopo tre anni intensi al Napoli. “Quando si apprenderanno le sue idee – ha detto l’estremo difensore iberico -, mi auguro che la Lazio possa produrre un calcio bellissimo come quello ammirato a Napoli. Mister Sarri è un perfezionista, lavora molto per raggiungere la perfezione. Sa che trova un gruppo che lavora in un modo da un certo tempo, quindi sa che ci vorrà pazienza, cercherà di sfruttare le caratteristiche di ogni giocatore. Sarri insegna calcio, ha fatto bene ovunque, è una garanzia.” Lo spagnolo ritrova anche il terzino albanese Hysaj: “Questa è un’avventura sportiva che gli farà bene. Ha già lavorato molto con il mister, è avvantaggiato. Può fare molto comodo, anche perché può giocare in più ruoli. Io e Hysaj possiamo dare subito qualcosa agli altri perché conosciamo il mister ma questo gruppo ha una voglia importante di apprendere ed è questo quello che conta”. E sul ruolo di primo portiere nessuna rivalità con Strakosha. “Siamo amici, entrambi cerchiamo di dare tutto per il bene della squadra. Chi scenderà in campo, lo deciderà il mister – sottolinea Reina, che poi si congratula con l’Italia per il titolo agli Europei – Lo hanno meritato eliminando anche la Spagna. Sono contento perché è un Paese di adozione per me, questo sarà l’ottavo anno in Italia. Sono felice come se fossi quasi uno di loro.”
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