MESSI LAPORTA BARCELLONA – Un fulmine a ciel sereno. Così la notizia del mancato rinnovo di Lionel Messi con il Barcellona ha infiammato il mercato europeo, con PSG e Manchester City pronte a fiondarsi sul fuoriclasse argentino. Intervenuto in conferenza stampa, Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha spiegato le motivazioni del mancato rinnovo di contratto di Leo Messi:
“Sono qui per spiegare i motivi per cui si è arrivati alla situazione di Messi. L’esito non è stato positivo, perché gli incassi e la massa sportiva rappresentano una voce importante nel bilancio e noi non abbiamo un margine per i salari che rispettino i limiti imposti da La Liga.
I numeri presentati nelle riunioni fatte per programmare la stagione sono molti diversi da quelli che ci avevano detto. Le perdite sono superiori a quanto previsto, ci sono debiti importanti. Sapevamo che le norme del fair play finanziario e i criteri di acquisto ci avrebbero messo in difficoltà, per questo non abbiamo ancora potuto depositare i contratti discussi con Messi.
Il Barcellona avrebbe dovuto sostenere un’operazione che per il club sarebbe stata diversa da quella che avevamo pianificato. Quando abbiamo dovuto prendere la decisione le cose sono cambiate e non abbiamo potuto fare altrimenti.
Siamo un’istituzione con 120 anni di storia, che ha avuto il più grande giocatore della storia del calcio. A lui saremo grati per sempre, ma il club ha la priorità su tutto. Voglio dirvi che i motivi per cui si è arrivati a questo punto dipendono dalla situazione economica del club e dal peso economico del giocatore.
Avremmo voluto sostenere questa spesa, ma non abbiamo margini salariali. La gestione precedente è stata difficile e quindi non abbiamo possibilità di sistemare questa situazione e abbiamo deciso di prendere l’unica strada possibile perché altrimenti avremmo messo a rischio il club. Ogni altra scelta avrebbe influito sui bilanci da qui ai prossimi 50 anni.
Noi volevamo che restasse, e anche Leo lo voleva: avevamo fatto un primo passo e portato avanti la trattativa per mesi parlando più volte. Quando la negoziazione è arrivata alla fase finale abbiamo analizzato tutto ciò che la firma avrebbe portato, e abbiamo capito che le norme della Liga spagnola hanno bloccato tutto.
Non voglio dare false speranze a nessuno, quello che è certo è che le trattative si sono interrotte e il giocatore ha altre proposte. C’è un limite di tempo perché inizia il campionato ma anche per il giocatore che deve fare valutazioni e riflettere sul suo futuro per capire se le altre soluzioni per lui saranno migliori.
Abbiamo valutato tutto, anche i pagamenti. Leo era d’accordo, il giocatore è sempre stato presente. Pensavamo di poter trovare una soluzione per queste limitazioni, ci sono criteri che in altri Paesi funzionano e abbiamo provato a introdurre questi processi anche qui. Poi abbiamo parlato di un contratto di 5 anni che Leo ha nuovamente accettato, abbiamo pensato anche al post Messi.
Lo avevamo pensato per le norme del Fair play ma poi abbiamo sentito La Liga e dopo un’attenta analisi tecnica e condividendo le regole de La Liga abbiamo capito che non era possibile andare avanti per la sostenibilità del club”.
Giovanni Maria Varriale
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