L’urna di Instanbul ha completato il lotto del girone che vede gli azzurri di Luciano Spalletti e il Leicester di Rodgers con due “cenerentole” niente male: i russi e i polacchi vestiranno i panni di outsider. Ma attenti alle sorprese…
Eurorivali Napoli, Spartak Mosca e Legia Varsavia: corsi e ricorsi storici. Da Maradona a Sarri, fino a Spalletti
Lo Spartak Mosca ha un palmares pieno zeppo di titoli, sin dai tempi dell’URSS. Retrocesso da questa Champions, la squadra russa è uno dei classici avversari ostici di EL. È cambiata la guida tecnica, da Domenico Tedesco a Rui Vitoria (ex tecnico del Benfica, ha affrontato il Napoli nel 2016), non è partita bene stagione e negli ultimi tre anni non ha vinto praticamente nulla in Russia. Nel preliminare di Champions ha perso nettamente contro le aquile del Benfica, retrocedendo appunto in Europa League. Per il Napoli si apre il libro dei ricordi perché proprio a Mosca contro lo Spartak, el diez Diego Maradona giocò la sua ultima partita europea in maglia partenopea: era il 7 novembre 1990. Diego si presentò a Mosca a poche ore dal calcio d’inizio, scese in campo a partita in corso, con un inedito 16 sulle spalle: vinse lo Spartak ai rigori. La squadra attuale è schierata con un 4-3-3 duttile che a volte diventa 4-2-3-1. Questa la formazione tipo: Maksimenko; Rasskazov, Gigot, Dzhikiya, Ayrton Lucas; Hendrix, Umyarov, Zobnin; Bakaev, Sobolev, Larsson.
I campioni polacchi del Legia Varsavia (già superato dal Napoli con Maurizio Sarri in panchina due volte, nel girone di Europa League 2015-16) hanno sfiorato la qualificazione in Champions cedendo di un gol alla Dinamo Zagabria. Per accedere invece a questa Europa League hanno battuto lo Slavia Praga. Il tecnico Michniewicz ha una rosa solida, pragmatica e punta sull’apporto dei propri tifosi per spingere la squadra ancora più avanti in Europa. In porta c’è una vecchia conoscenza della nostra serie A: l’estremo difensore Boruc ha giocato due anni alla Fiorentina e arriva dall’esperienza in Premier League tra Southampton e Bournemouth. Czesław Michniewicz gioca abitualmente con un 3-4-2-1. Boruc; Nawrocki, Wieteska, Jedrzejczyk; Skibicki, Martina, Slisz, Holownia; Muci, Luquinhas; Pekhart. L’ex allenatore della Polonia Under 21 non vede l’ora di cominciare la competizione: “Per noi è stato un sorteggio fantastico. Giocheremo contro grandi squadre e proveremo a mostrare il nostro lato migliore. Inoltre giocheremo contro il mio allenatore preferito, Brendan Rodgers del Leicester. Napoli? Vidi la partita con il Barcellona e sognavo di allenare lì un giorno. Ora questo sogno si avvererà”.
di Andrea Fiorentino
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