Torna coi galloni di campione d’Europa, miglior giocatore europeo secondo la Uefa e vincitore anche della Supercoppa europea con il Chelsea. Il regista azzurro poi è anche uno dei favoriti alla vittoria del prestigioso premio individuale consegnato da France Football. A due giorni dalla sfida contro la Bulgaria, partita che andrà in scena giovedì sera a Firenze, parola al centrocampista della Nazionale per tanti appunto indiziato numero uno per la conquista del Pallone d’Oro. “Si, glielo darei”, ha detto ieri in conferenza stampa il suo ct Roberto Mancini.
Italia, Jorginho: “Il Pallone d’oro? Voglio godermi il momento. Chiudere al Chelsea? Se mi fanno…”
“Ora arriva il difficile, l’Italia non è più una sorpresa: è nel posto in cui merita di essere e tutti coloro che verranno a giocare contro di noi lo faranno in maniera diversa – ammette l’ex metronomo del Napoli -. Noi dopo quello che abbiamo fatto siamo felici, ma dobbiamo sempre rimanere umili. Appena abbassi la guardia arrivano le brutte notizie e noi non vogliamo, cercheremo di rimanere umili. Sul Pallone d’Oro lascio parlare voi, cerco di vivere il momento. Manca ancora qualche mese per quella decisione e io penso al presente, voglio godermi questo momento con chi ho attorno. Vedremo cosa succederà. Ogni vittoria è speciale, parlare solo di un successo non è giusto. Ogni vittoria mi ha dato qualcosa e ogni trofeo è davvero una gioia incredibile. Il migliore nel mio ruolo? Non so, ma non mi pento di averlo scelto. Anzi, sinceramente non l’ho scelto io perché a 13 anni era più un trequartista mentre allora il tecnico che avevo in Brasile mi mise in quel ruolo. E da quel momento in poi ho iniziato a guardare Pirlo e Xavi: ho abbracciato ciò che mi ha detto questo allenatore e sono davvero molto felice. Come mi hanno accolto in Inghilterra dopo la vittoria dell’Europeo? Il ritorno io l’ho vissuto benissimo, loro lo hanno vissuto meno bene… Mi hanno accolto bene e menomale che abbiamo vinto, così non hanno potuto prendermi in giro loro. Poi però non c’è stato troppo tempo, col Chelsea avevamo subito un’altra finale ma mi sono goduto questo piccolo periodo. Un mio erede in questa nazionale? Ci devo pensare… Magari Tonali. Ora i bimbi stanno crescendo giocando più a due in mezzo al campo e non c’è più l’insegnamento di una volta. Imparare poi da grande fai più fatica. Bulgaria? Dobbiamo stare attenti, anche loro hanno delle armi e non dobbiamo farci sorprendere: è una Nazionale con potenza, in contropiede può farci male e dobbiamo fare attenzione. Obiettivi? Il mio prossimo obiettivo è battere la Bulgaria. Non bisogna guardare lontano ma la prossima partita, l’obiettivo è battere la Bulgaria, poi la Svizzera e la Lituania. Una cosa alla volta e alla fine si fanno i conti. Sul contratto con il Chelsea dico che non ho avuto alcuna offerta e adesso non ci penso nemmeno, sinceramente. Però a 29 anni mi parlate già di finire la carriera ma io voglio giocare fino ai 40… Se mi fanno un contratto di dieci anni allora sì”, chiude simpaticamente Jorginho che non dimentica il maestro Sarri “non è una sorpresa, la Lazio e Immobile si divertiranno parecchio con lui”.
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