Il Chievo da ieri è “rinato” dalle sue ceneri ed è ripartito letteralmente da zero, o quasi. Da Chievo 1929 a Chievo 2021 per eliminare il collegamento con la vecchia società. Dovrà scalare tutti i livelli del calcio italiano, come già fatto in passato. La bandiera clivense ce l’ha messa tutta…
Chievo Verona, si riparte dalla Terza Categoria: cambio di nome, proprietà, campionato. Pellissier ha mantenuto la parola, ora…
L’ex stella veneta Sergio Pellissier ha messo la prima pietra, con l’affiliazione alla Figc e la partenza dal gradino più basso del calcio riaccendendo così un barlume di luce che possa rievocare il vecchio – e da lui amatissimo – Chievo Verona. Nessun problema per la Federazione ad accogliere un’altra società, nonostante la stagione di Terza Categoria è al via il 19 settembre (i calendari non sono ancora definiti). Non si conosce ancora il girone nel quale giocherà il Chievo 2021, probabilmente B, se la sede sarà a Verona, come dovrebbe essere. L’ambizione del vecchio bomber Pellissier è naturalmente più propositiva, garantendo una sorta di continuità col passato in attesa di raccogliere le forze e afferrare il testimone dalla Federcalcio che s’è detta pronta, per la prossima stagione, a riattivare l’articolo 52 delle sue norme organizzative interne, quello sul titolo sportivo, e ridare al Chievo quella Serie D svanita velocemente dalla manifestazione d’interesse d’agosto avviata dal Comune di Verona ma chiusa in fretta perché nessuno s’è fatto davvero avanti.
Chievo Verona, la bandiera Pellissier raccoglie i cocci del fallimento veneto: “Ripartiremo”
Al momento bisogna “accontentarsi”, ripartire, in ogni modo e ad ogni costo. Quindi con la Terza categoria da cui far ripartire l’attività, ma in parallelo lavorando al disegno che fra un anno potrebbe permettere al Chievo di presentarsi in Interregionale e magari con propositi di risalita nei professionisti a cominciare dalla Lega Pro se le basi saranno davvero concrete. Ad agosto la Figc aveva imposto il versamento di mezzo milione a fondo perduto per la Serie D, aprendo a nuove compagini societarie filtrate dall’amministrazione comunale sulla base di un progetto almeno triennale e importanti garanzie economiche. Ci ha provato Pellissier, fino ad alzare bandiera bianca ma senza mai abbandonare nemmeno per un istante l’idea di ripartire. Ridare vita alla “sua” vita calcistica. Ha depositato la denominazione Chievo 1929, che è stato costretto poi a modificare in 2021 perché riconducibile con l’anno di fondazione al Chievo di patron Luca Campedelli, quindi completando l’iter per presentarsi alla prossima Terza Categoria che inizierà fra pochi giorni.
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