ULTIME RICORSO OSIMHEN – Il Napoli attende con ansia l’esito del ricorso per la squalifica di due giornate di Victor Osimhen. L’avvocato Mattia Grassani, legale che cura gli interessi del Napoli, ha presentato un dossier di 22 pagine alla Corte d’Appello nel quale richiede sia un’audizione dell’attaccante nigeriano sia quella dell’arbitro Aureliano. Il club azzurro vuole dimostrare che non c’è stata violenza nel gesto del centravanti contro il giocatore del Venezia e quindi ridurre la sanzione a un solo turno di stop. Lo riporta Il Corriere dello Sport.
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Ricorso Osimhen, Cds: l’avv. Grassani ha chiesto l’audizione dell’attaccante e dell’arbitro Aureliano
Su Victor Osimhen pesa un squalifica di due giornate di campionato per aver ricevuto un cartellino rosso alla prima partita di Serie A. Il centravanti nigeriano infatti aveva dato una manata a un avversario, infastidito in una marcatura. L’arbitro Aureliano ha subito estratto il cartellino rosso e il Giudice Sportivo ha deciso per una sanzione severa, giudicando il gesto come violento. Il Napoli ha presentato ricorso alla Corte d’Appello, citando anche il precedente caso di Immobile in Lazio-Inter, in cui la squalifica è stata ridotta a una giornata.
L’avvocato Grassani ha depositato un dossier di 22 pagine nel quale chiede l’audizione di Osimhen e del direttore di gara. Inoltre sono state inserite alcune immagini che in generale non sono ammesse in questi casi, ma Grassani ha trovato il modo per utilizzarle: “Esiste una norma del codice generale che autorizza gli organi di giustizia sportiva ad avvalersi delle immagini – ha raccontato qualche giorno fa a Il Corriere dello Sport – purché diano affidabilità e soprattutto il precedente di Frosinone-Palermo del 2018: il Coni diede il placet al Palermo”.
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Le argomentazioni del Napoli
Il Napoli spera in un esito favole del ricorso così da avere a disposizione Victor Osimhen per la partita contro la Juventus, in programma per l’11 settembre alle 18 al Maradona. Il 31 agosto è stato depositato il fascicolo alla Corte d’Appello e l’udienza potrebbe tenersi tra mercoledì e giovedì. Gli azzurri mirano a dimostrare che in quell’episodio il pallone era giocabile, a differenza di quanto scritto dal Giudice Sportivo, e che Heymans non ha rimediato alcuna conseguenza dal contatto. Inoltre, si proverà a spiegare che il colpo non è assimilabile a uno schiaffo, escludendo così la condotta violenta.
Serena Grande
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