Il suo Napoli guarda tutti dall’alto in basso al momento, ma Luciano Spalletti preferisce tenere i piedi per terra alla vigilia della sfida contro il Cagliari dell’ex Mazzarri. “Ci sentiamo avvolti da questo affetto della nostra città e dei nostri tifosi. Abbiamo però la consapevolezza che ci sono dei momenti in cui si possono fare più punti e altri meno. Noi la viviamo con totale equilibrio. Non vogliamo nasconderci da niente.”
Napoli, Spalletti: “Siamo un condominio per lo scudetto. Il nostro club sa come muoversi nelle difficoltà”
“Quello dei candidati alla prima posizione è un condominio di sette squadre e vogliamo assumerci il peso dei nostri millesimali ma non vogliamo le quote degli altri, sono le stesse quote – continua Spalletti in conferenza pre-Cagliari -. Poi ci sono momenti dove si fa meglio e altri dove si fa peggio. E dobbiamo essere pronti a tutto”. Sull’impronta della società e il rapporto coi suoi giocatori: “Sono io che decido su quello che mi fa piacere, ho 62 anni ed ho vissuto alcune situazioni. Sono calciatori di qualità, di talento. Vogliono coinvolgersi, esserci tutti, hanno il salvadanaio dei meriti fuori che vogliono riempire tutti quando rientrano negli spogliatoi ed a fine anno vogliono dividerselo tutti: è facile allenare calciatori così. Abbiamo un capitano che ogni giorno dimostra come si fa il capitano e come si sta in una squadra. Abbiamo il comandante che dall’alto della sua potenza ti guarda e ti mette a posto, solo con la sua presenza. Poi se serve sa anche parlare molto bene. Abbiamo una società che ha dimostrato che nelle difficoltà sa come muoversi, basti vedere come ha fatto rientrare Ospina in tempo. C’era il pericolo che si dovesse fare a meno a Leicester di alcuni calciatori, ci hanno messo mano e sono riusciti a far schierare tutti gli elementi. Queste cose qui si fanno tutti insieme”.
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