A Gr Parlamento, Paolo Dal Pino, massimo rappresentante della Lega Serie A, ha parlato dell’apertura al pubblico, ancora parziale, degli stadi. “Non capisco perché un settore come il nostro, che è una industria che ha un fatturato diretto di circa 5 mld, rappresenta il 12% del Pil calcistico mondiale, ha impatto indiretto sul Pil importante e una contribuzione fiscale e previdenziale da 1 mld, sembra non visto. Non abbiamo mai chiesto aiuti, mai parlato di ristori. Abbiamo perso 1,2 mld per la pandemia, mai detto ridateci i soldi. Ma abbiamo subito un danno importante per non aver potuto fatturare gli ingressi”, ha detto.
Lega Serie A, Dal Pino non ci sta: “Ingiusto avere cinema al 100% e stadi aperti al 75%”
“Riteniamo che il Green pass sia stato fondamentale, però deve valere. Non è possibile avere nel cinema al chiuso il 100% del pubblico e negli stadi il 75%. La nostra è una industria, noi competiamo su scala internazionale, in Inghilterra da agosto sono al 100% e hanno 20mila contagi al giorno, in Spagna da inizio ottobre hanno il 100% e in proporzione alla popolazione hanno un numero di contagi simile al nostro. Siamo più avanti di altri paesi su questi dati”. Così il presidente Paolo Dal Pino ai microfoni de La Politica nel Pallone, su Gr Parlamento. “Il derby di Milano è stato un grande spot, una partita bellissima, peccato non avere il 100% del pubblico presente, così come per Italia-Svizzera (prevista il prossimo venerdì, 12 novembre, ndr), una gara fondamentale per la qualificazione al Mondiale – ha proseguito – La partita di ieri avrebbe potuto fare un milione e mezzo in più se lo stadio fosse stato pieno, così come per le partite di Champions e le gare di cartello. Poi i tifosi non devono stupirsi se le nostre squadre sono costrette a vendere giocatori per competere”.
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