“Non c’è niente di definitivo, anche se è importante per entrambe. Ci sono squadre forti e difficoltà che possono arrivare da tutte le parti in questo campionato”. Luciano Spalletti ricorda anche il suo recente passato dalle tinte nerazzurre…
Spalletti: “Inter? Il passato per me non è mai passato. Se uno ha la possibilità di spendere 240 milioni di stipendi è diverso da averne 100…”
“Non è una rivincita, è un passaggio importante, un’altra piccola fetta di felicità, per tutte le persone che ci seguono. La dignità è battersi per chi ti vuole bene, non per essere famoso – dichiara mister Spalletti, ex di turno, alla vigilia della tredicesima di A contro l’Inter di Simone Inzaghi -. Ho preso fischi da tante parti, insulti presi da tante parti. Io valuto il mio lavoro. Quando lascio un club, guardo se ho lasciato conti migliori e se ho fatto qualche risultato. Si riferisce a quello che ho fatto io. Ho finito all’Inter con la difficoltà della gestione di quel momento lì. Non ho dato colpa a nessuno di quel quarto posto. Ho finito e sono venuto a casa perché m’avevano mandato a casa. Poi delle valutazioni vanno fatte. Sono in base a possibilità a disposizione. Se uno ha la possibilità di spendere 240 milioni di ammontare di stipendio, è diverso rispetto a 100. Si prendono giocatori dal Manchester, dal Chelsea. Il passato per me non è mai passato. Sono curioso anche io dell’effetto che mi farà a San Siro. Il lavoro lo faccio seriamente, posso sbagliare ma sempre seriamente. C’era da prendere decisioni e le ho prese. Ringrazio i tifosi, al di là del trattamento. Ringrazio i calciatori. Vado orgoglioso di aver ridato forza a quella che era una conformazione della Pinetina. Molti momenti belli che porterò sempre con me”.
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