DIONISI SASSUOLO NAPOLI – Attenzione in fase difensiva. È quello che ha chiesto Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ai suoi giocatori per la partita contro il Napoli. Alla vigilia della gara, valida per la quindicesima giornata di Serie A, il tecnico dei nero verdi ha così presentato il match in conferenza stampa:
“Vorrei rivedere la stessa attenzione. Abbiamo parlato ieri con la squadra, abbiamo parlato di attenzione, di applicazione, di fase difensiva, delle cose che abbiamo sottolineato perché non sempre ci sono state. Ne siamo consapevoli. Domani dovremo dimostrare di essere cresciuti da questo punto di vista.
Matheus Henrique? Si è ritagliato spazio sgomitando e meritandoselo. Sono contento per lui perché ha fatto un’ottima prestazione. E’ uscito malconcio dalla partita e dobbiamo valutarlo, ad oggi non so se si allenerà o se riuscirà a fare tutto l’allenamento. Abbiamo oggi e domani per valutarlo. Abbiamo varie soluzioni in mezzo al campo, rende il gioco più fruibile e più imprevedibile.
Ci concentriamo molto sul gioco ma non si valuta il fatto che spesso si fa gol su una riconquista, su una palla persa riconquistata, riaggredita ed effettivamente siamo stati bravi perché a Milano non abbiamo aggredito alto, le qualità del Milan e domani del Napoli non ce lo permetteranno nuovamente ma se saremo compatti poi è più facile.
Scamacca? E’ un giocatore bravo. Se ne parla tanto di alcuni giocatori, l’allenatore deve cercare di parlarne meno. Sono dei ragazzi bravi, poi scrivono tanto in positivo o negativo. Sono ragazzi che vogliono migliorarsi e dobbiamo supportarli e per me questo significa anche parlarne meno.
Spalletti? Non vedo l’ora di conoscerlo. Ne ho sentito parlare tantissimo, lo apprezzo e lo ammiro per i risultati e per la personalità che ha. Come lui io ho avuto la fortuna di passare da Empoli e sono toscano. Sarà un piacere stringergli la mano, poi giocano fortunatamente i giocatori.
Com’è cambiato il Napoli senza Osimhen? Non lo devo spiegare io il Napoli, ha giocatori importanti. Senza Osimhen, c’è Mertens che ha trovato continuità e sta ricoprendo un ruolo che aveva già fatto a Napoli. Hanno caratteristiche diverse: Osimhen è finalizzatore e allungava le squadra, Mertens fa giocare di più ma sono due giocatori importanti.
Per caratteristiche credo che in questo momento sia opportuno continuare così ma nell’andare della gara o con certi avversari non ci precludiamo la possibilità di cambiare. Deve essere il mio e il nostro credo. Ad oggi ti dico che credo che abbiamo raggiunto un buon equilibrio ma 4-5 giorni fa non si parlava di questo perché si va molto dietro al risultato.
Per noi che vogliamo giocare così è più bello e gratificante giocare con squadre che se la giocano a viso aperto. Tutte le squadre vogliono vincere ma c’è chi lo fa ‘speculando’ e c’è chi lo fa cercando di imporre il proprio gioco. Non solo quelle di alte classifica ma non tutte fanno la stessa partita.
Quando ha capito che era arrivato il momento giusto per Henrique? Dicevo un po’ di tempo fa che era un po’ che meritava di giocare e se l’ho detto è perché lo pensavo. Non si accontenta mai tutti, si può vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ha giocato al momento opportuno.
Mercato? Non mi sembra opportuno parlare nel pre-partita di Napoli del mercato.
Boga? Oggi si allenerà e valuteremo. Non lo rischieremo, a ieri era praticamente recuperato ma ci riserviamo di valutare l’allenamento di oggi e domani mattina, poi vedremo.
Scudetto? Siamo lontani da questo perché l’Atalanta non va considerata una piccola, gioca alla pari con le big d’Europa. Se consideriamo l’Atalanta come una piccola e non va considerata tale, siamo lontani dal vedere una piccola vincere lo Scudetto.
Similitudini con Gasperini? Non credo di poter essere avvicinato a Gasperini, ditemelo voi.
Qualcosa di me che è rimasto nelle mie vecchie squadre? Spero, me lo auguro. Spero di aver lasciato qualcosa al gruppo, poi ogni allenatore ci mette qualcosa di suo. Mi auguro di aver lasciato qualcosa ai ragazzi che sono rimasti.
Sassuolo non da ottavo posto? Confermo quello che ho già detto: ci meritiamo la classifica che abbiamo anzi, era quasi insperata prima di Milano. Sappiamo che abbiamo ottenuto meno delle prestazioni fatte ma non è sfortuna, ognuno ha quel che si merita.
Squinzi? Mai smettere di pedalare, un must che aleggia sempre e credo lo dipinga bene”.
Giovanni Maria Varriale
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