Il presidente blucerchiato ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, nella quale si è soffermato sulla possibile cessione della società: “Dopo otto anni di sacrifici, lavoro, passione, perché io, oltreché un presidente, mi considero un grande tifoso della Sampdoria, ma anche di attacchi personali, spesso calunniosi, e critiche pesanti, che io ritengo ingiustificate, comincio ad essere stanco. Non della società, di fare il presidente. Ma della cattiveria nei miei confronti. Acquirenti all’orizzonte? Magari. Non ce ne sono. Fatemeli conoscere. Presentatemeli. Io ho fatto e continuo a fare il massimo. Ma se qualcuno è in grado di dare più luce di me alla Sampdoria, si faccia avanti, sono pronto ad ascoltarlo. E, nel caso, a passare la mano. Naturalmente a condizioni eque. Dando il giusto valore alla società”. Intanto c’è la Lazio…
Sampdoria, Candreva promette scintille contro la “sua” Lazio, ma D’Aversa è ad un bivio. E Ferrero è “stanco”
“Sotto l’aspetto fisico la squadra finisce sempre in crescendo, è chiaro che a questo va abbinato l’aspetto mentale. Domani va affrontata la partita con la massima determinazione”. Così Roberto D’Aversa, tecnico doriano alla vigilia della delicata sfida, per la Samp e per il suo futuro a Genova, contro la Lazio di Maurizio Sarri. “La Lazio ha valori importanti con giocatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento ma noi siamo chiamati a dare risposte sul campo dopo la sconfitta di Firenze – prosegue il tecnico ex Parma -. Bisogna tornare a fare risultato positivo con le prestazioni come fatto a Salerno e col Verona”. Intanto l’uomo in più dei blucerchiati, quell’Antonio Candreva che è ben conosciuto in casa biancoceleste, promette battaglia: “La Lazio troverà una Samp arrabbiata e affamata, veniamo da una sconfitta. Sappiamo, però, di incontrare una grande squadra. Non attraversano un periodo brillante, ma ci sono giocatori forti, con un percorso importante. Sinora hanno fatto vedere partite da Lazio e altre normali o non da Lazio. Partita difficile. Ho passato quattro anni e mezzo bellissimi, non lo nascondo. La Lazio mi ha dato tantissimo e io ho cercato di dare di più: è nel mio cuore e continuo a seguirla. Ora si trova in una fase di trasformazione”.
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