“Lunedì prossimo diventano zona gialla alcune regioni, come la Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto, Calabria, Friuli, Marche, Bolzano, Trento e Sicilia. La Campania resta ancora zona bianca. Abbiamo fatto l’impossibile e registriamo un risultato di cui essere orgogliosi. Ma per la prima volta ieri abbiamo superato la soglia del 15% di ricoveri nell’area medica. La situazione del contagio è che ad oggi registriamo oggi in Campania 14458 positivi. Il dato importante è che 12.100 sono asintomatici, non hanno patologie particolari”. Così Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta del venerdì, l’ultima – giocoforza – del 2021.
Coronavirus Campania, De Luca: “Noi restiamo zona bianca. Ma dobbiamo restare prudenti per evitare chiusure”
La scena è anomala per il giorno di San Silvestro. Le file, quest’anno, infatti, si sono formate a Napoli non solo davanti a pescherie e negozi alimentari ma anche, come accade da alcuni giorni, davanti alle farmacie ed ai drive in di Napoli e provincia. Anche due ore di attesa necessaria per sottoporsi ad un test antigenico o molecolare. Boom di contagi in Campania, ma “sapete che le soglie stabilite a livello nazionale sono il 10% posti in terapia intensiva e 15% in area medica. E le regioni non devono sforare questi due parametri per rimanere in zona bianca – prosegue su Facebook il presidente della Regione Campania -. Per quanto riguarda le terapie intensive siamo ancora al di sotto del 10%, siamo all’8,73% di occupazione, ma per l’area medica siamo un punto sopra il 15%. Devo dire che questo risultato è eccellente nonostante tutto. Abbiamo fatto un lavoro straordinario in questi mesi grazie al personale sanitario e alcune decisioni prese in anticipo dalla Campania. Dobbiamo essere prudenti per evitare di chiudere la Campania e chiudere gli ospedali. Oggi manteniamo la Campania in zona bianca senza aver chiuso gli ospedali. Un anno fa, a causa del picco di contagi, chiudemmo Loreto Mare, San Giovanni Bosco, Pronto Soccorso del Cardarelli, il Ruggi d’Aragona a Salerno. Avevamo eliminato tutta l’attività non di emergenza per ospitare pazienti Covid. Oggi stiamo cercando di evitare per quanto possibile di chiudere gli ospedali. Cercheremo di andare avanti così fino a quando potremo reggere. Rispetto a un anno fa abbiamo alcune centinaia di dipendenti in meno nel nostro sistema sanitario”.
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