Nel dettaglio, riporta Calcio e Finanza, i ricavi sono stati pari a 171,9 milioni di euro, di cui tuttavia 100 milioni derivanti dalle plusvalenze. I ricavi da match-day sono stati pari a 6,2 milioni (di cui 5,3 milioni dalla biglietteria), con 47,8 milioni incassati dai diritti tv (13,4 milioni dalla Serie A e 31,6 milioni dalla Uefa per la Champions) e 16,2 milioni in ricavi commerciali (di cui 5,2 milioni dallo sponsor di maglia e 3,1 da Nike).
Inter, dal club: “Plusvalenze? Bilanci redatti nel rispetto dei principi contabili”
Per quanto riguarda le plusvalenze, la cessione dell’attaccante belga Romelu Lukaku al Chelsea (valore netto della cessione 108,7 milioni) ha permesso di registrare una plusvalenza di 66,8 milioni, mentre quella del terzino Achraf Hakimi al PSG (valore netto della cessione 68 milioni) ha portato una plusvalenza per 33,5 milioni di euro. I costi sono stati pari a 129,3 milioni di euro, di cui 48,7 milioni legati ai costi del personale dei tesserati (37 milioni per i calciatori e 3,2 milioni per gli allenatori) e 26,9 milioni legati agli ammortamenti dei calciatori. Inoltre, sono presenti anche 15,3 milioni legati alla svalutazione del valore del cartellino di Christian Eriksen, che a dicembre ha risolto il suo contratto con il club nerazzurro. L’Inter per questo ritiene “di aver redatto il proprio bilancio nel rispetto dei principi contabili”. E ancora: “Nel mese di dicembre 2021 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha avviato un’indagine relativa alle operazioni di trasferimento di calciatori di FC Internazionale Milano SpA per le stagioni sportive 2017/2018 e 2018/2019, risultanti dai bilanci dell’Inter al 30 giugno , 2018 e 2019, per il potenziale reato di false comunicazioni sociali”.
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