Il Napoli ha una grande chance e Spalletti non vuole sprecarla: contro il Cagliari di Mazzarri si potrebbe agganciare la vetta e il Milan, scavalcando l’Inter (che deve recuperare l’impegno contro il Bologna al Dall’Ara) e a due settimane dal match del Maradona con i rossoneri. Le defezioni però non mancano e per questo vara una vera e propria rivoluzione tra le fila dei partenopei: difesa a tre di stampo mazzarriano.
Osimhen suona la sveglia, punto prezioso al Domus Arena contro un grande Cagliari LE PAGELLE
Si lotta in quelli che sono (rimasti), senza allargare le braccia e darsi da rassegnati. Il Napoli ha dimostrato di essere solido e capace di soffrire, stavolta ha sofferto davvero parecchio, rischiando a più riprese il raddoppio rossoblù. I risultati dei giorni scorsi hanno dimostrato che in Serie A nulla è scontato, come in terra sarda. Il Cagliari – che si fa preferire per la tensione agonistica dimostrata per 98 minuti – ferma dunque un Napoli contratto: 1-1 il finale dopo che Victor Osimhen pareggia al vantaggio di Pereiro. I sardi possono contare almeno quattro palle gol nitide per il 2-0, ma un super Ospina e la poca precisione di Grassi e Baselli negano agli uomini dell’ex Mazzarri (che mai ha vinto contro il suo passato) il gol che poteva significare tre punti anche meritati.
Cagliari (3-5-1-1) – Cragno 6.5, Altare 6, Lovato 6.5, Goldaniga 6, Bellanova 7, Deiola 6, Grassi 6.5 (75′ Marin 7), Baselli 6.5 (82′ Zappa NG), Dalbert 6.5 (95′ Lykogiannis NG), G. Pereiro 7 (82′ Pavoletti NG), Joao Pedro 6.5. ALL.: Mazzarri 7
Napoli (3-4-2-1)
Ospina 6.5: prende gol e non è esente da colpe, perché si lascia beffare dal rimpallo della sfera che lui aveva battezzato fuori. Poi sforna tre prodigi che tengono in piedi i suoi fino al pari di Osimhen.
Rrahmani 6: il piede stasera è poco educato, gli errori in palleggio sono molti.
Koulibaly 5.5: balla sempre tra la prodezza e il disastro. Neppure lui riesce a tenere assieme la ballerina linea a tre napoletana
Juan Jesus 5.5: si batte con la solita foga, non ne esce bene però sulla conclusione beffarda di Pereiro. (67′ Ounas 5: avrebbe spazi e opportunità, si brucia come un fiammifero…)
Di Lorenzo 6: vista annebbiata alla mezz’ora dopo un contrasto, stava facendo bene pur soffrendo. (27′ Malcuit 5: crossa sette volte, ma l’energia e la precisione si esauriscono in fretta; 83′ Zanoli 6: pochi minuti di personalità)
Demme 5.5: fa legna a centrocampo, ma la mediana rossoblù gli fa girare la testa. (67′ Ruiz 6: stasera non è il caso di fare calcio ragionato, forse è colpa di una partita che impazzisce come a volte capita con la maionese.)
Zielinski 6: pian piano esce dal guscio. Dà continuità alla meravigliosa prova del Camp Nou anche se sparisce un po’ nella ripresa.
Mario Rui 7: sonnecchiante in avvio poi comincia a fare le ripetute sulla fascia. Cragno nel primo tempo gli chiude la porta, dal suo piede nasce il gol di Osimhen.
Elmas 5: un paio di buone giocate, ma tantissimi errori e una sensazione di gran leggerezza.
Mertens 5.5: qualche sprazzo di classe, anche se non riesce ad inventare nulla.
Petagna 6: com’è come non è, ci mette corpo e anima. Non il miglior Petagna, ma neppure il peggiore… (67′ Osimhen 7: con lui il Napoli è molto più incisivo. Suona la carica, presenza costante e pesante, come il punto che vale l’1-1)
ALL.: Spalletti 6: dopo la sofferenza, il Napoli trova il gol che vale un punto con la classica incornata di Osimhen sul cross di Mario Rui: partenopei che hanno sofferto per tutta la partita la grande fisicità dei sardi. Ripresa dove saltano gli schemi con modello unico: palla a Osimhen sperando che qualcosa succeda. Si poteva fare di più.
di Andrea Fiorentino
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