Lo stacanovista azzurro si presenta alla stampa con il suo tecnico alla vigilia dell’importantissima sfida di ritorno contro il Barcellona. Lo stadio Maradona rivedrà quasi tutto (al 75%) il suo pubblico. Di Lorenzo non nasconde l’entusiasmo e l’adrenalina per questo match.
Napoli, Di Lorenzo: “La botta presa? Ora sto bene. Pronti a dare l’anima per il nostro pubblico”
“Stadio gremito? Siamo carichi, sappiamo che è una gara importante, finalmente ritroviamo anche il nostro pubblico e siamo pronti, ci siamo preparati bene e non vediamo l’ora di giocare”, ammette Giovanni Di Lorenzo, che al 27′ della partita di campionato lunedì ha dovuto lasciare anzitempo i propri compagni dopo un duro scontro di gioco. “Ora sto bene, è stato un colpo importante ma sono a disposizione e pronto per giocare. Sono pronto a giocare in ogni modo, vediamo, per me non cambia niente. Il Barca? Sappiamo che sono forti, hanno giocatori importanti nell’uno contro uno davanti e dobbiamo essere pronti ai duelli, il calcio va in questa direzione dell’uno contro uno e bisogna accettarli ed essere pronti per limitarli. Dobbiamo vincere quindi dovremo essere anche noi da dietro più propositivi. Nell’eventualità ci fossero i calci di rigore? Noi ci alleniamo quasi dopo ogni seduta, siamo pronti ma vogliamo vincerla prima. Se andrà così, vorrei calciarlo, di certo non mi tirerò indietro. Barca in palla e Napoli in calo? Sarà difficile, l’abbiamo visto già all’andata, il loro possesso ti costringe ad abbassarti e dovremo essere più coraggiosi ed aggressivi per limitarli e poi col pallone dovremo far vedere le nostre armi. Osimhen troppo solo al Camp Nou? Non deve essere lui a crossare, dovremo accompagnarlo di più come squadra, anche se all’andata abbiamo sofferto il loro palleggio ma dovremo essere più propositivi per vincere e passare. Dovremo dargli più palloni giocabili. Se abbiamo imparato la lezione? Li conosciamo di più, ma sapevamo della loro forza, dovremo rischiare di più le giocate per uscire da dietro perché loro sono forti col pallone ma anche quando ti pressano per recuperarla subito, ma dovremo rischiare”.
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