Lunga intervista di Sky sport al campione francese, che quest’estate ha abbracciato la causa campana, cenerentola di questa serie A. Ribery ha affrontato vari argomenti, a partire naturalmente dal clima che sta respirando a Salerno…
Salernitana, Ribery: “Credo nella salvezza. A Firenze dovrebbero ringraziare Vlahovic. Lo scudetto? Al Milan perché…”
“Io credo nella salvezza, abbiamo ancora tre mesi e mancano tante partite. Sono quel tipo di persona che non può lasciare il suo gruppo e la sua squadra, io vado ovunque con la mia squadra, anche a fare la guerra. Sono arrivati nuovi giocatori, un nuovo presidente, un nuovo direttore sportivo e anche un nuovo allenatore e abbiamo visto subito che qualcosa è cambiato. Crediamo a questo obiettivo e, se continuiamo così, nella vita può arrivare tutto. Ho un obiettivo, voglio salvare la Salernitana: per me sarebbe come un trofeo”, ha detto Franck Ribery. Che interviene anche sul discusso trasferimento dell’ex compagno ai tempi della Fiorentina, Dusan Vlahovic, alla Juventus: “Quando io sono stato a Firenze, per sette mesi Dusan ha fatto qualcosa di incredibile. È stato importante per lui capire che deve continuare così, adesso è alla Juve e la Juve è una grande società, una grande squadra con dei grandi giocatori. C’è una pressione più grande. Il consiglio che posso dargli è di non pensare troppo, deve solo continuare a lavorare come sta facendo: ha la giusta mentalità e ha tutte le capacità, è forte. È normale che la gente di Firenze sia arrabbiata con Dusan, ma credo che abbiano capito che è andato via perché il calcio è così. Penso che dovrebbero ringraziarlo per ciò che ha fatto a Firenze”. Sulla corsa scudetto. “Spero che vinca il Milan perché Ibra se lo merita per quello che ha fatto e per quella che è stata la sua carriera”. Infine, Ribery apre alla possibilità di rimandare il ritiro: “Non so se il prossimo anno smetterò, dipenderà da come mi sentirò. Per me è importante essere felice la mattina quando vado all’allenamento. I tecnici preferiti? Mi piace Carlo Ancelotti, come persona e come lavora. Apprezzo Heynckes, con cui ho vinto tutto al Bayern Monaco”.