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Lacreme napulitane, vittoria all’ultimo secondo griffata Fabian e Spalletti si commuove LE PAGELLE

Gli azzurri dopo la sfida di Cagliari non possono sbagliare e Spalletti, così come tutto l’ambiente Napoli, ne è consapevole. Serve una scarica elettrica. Maurizio Sarri ritrova il suo passato in una sfida davvero importante per le sorti e le ambizioni di entrambe le squadre. Lazio-Napoli rappresenta, come mai in questa fase storica del campionato, uno spartiacque per le due compagini all’Olimpico.

Lacreme napulitane, vittoria all’ultimo secondo griffata Fabian e Spalletti si commuove LE PAGELLE

Lo stato d’animo tra le contendenti è diverso. Da una parte rimpianti per la qualificazione mancata si combinano con la consapevolezza di una squadra che cresce, piano, ma cresce. Dall’altra il naufragio Barcellona dopo l’occasione sprecata a Cagliari, i fischi al partente Insigne come scena madre di una serata andata a rotoli, la sensazione di una macchina inceppata alla ricerca di un leader che riprenda per mano la squadra e riannodi i fili spezzati sul più bello. La lotta scudetto è apertissima, è inutile attardarsi in calcoli. Bisogna vincere le partite e per gli uomini di Spalletti non è per niente facile. Arriva una vittoria pesantissima per il Napoli, che vince 2-1 all’Olimpico sul campo della Lazio e aggancia il Milan in testa alla classifica. A due punti della coppia c’è l’Inter, che però deve recuperare contro il Bologna al Dall’Ara. Le lacrime di Spalletti dopo il gol all’ultimo respiro dell’ex Betis fanno capire cosa rappresenta l’arrivo all’ombra del Vesuvio di un tecnico a cui è mancata sempre la scintilla finale, ma che proprio in un contesto di incompiutezza si sta esaltando. Il suo avvento in azzurro ha una doppia anima, chiude un cerchio con la matematica e con l’epica, insieme. Partenopei in testa alla classifica insieme al Milan. Settimana prossima la super sfida contro i rossoneri.

Lazio (4-3-3) Strakosha 6; Marusic 6, Luiz Felipe 5.5, Patric 5 (dal 38′ st Acerbi NG) , Radu 5.5 (dal 25′ st Hysaj 5); Milinkovic-Savic 6.5, Leiva 5 (dal 38′ st Basic NG), Luis Alberto 6.5; Felipe Anderson 7 (dal 20′ st Pedro 7), Immobile 6, Zaccagni 6.5. All. Sarri 6.5

Napoli (4-2-3-1):

Ospina 7: tiene a galla i suoi con almeno due interventi prodigiosi, tutti dalla corsia di destra biancoceleste. Viene sorpreso dalla gran botta di Pedro sulla quale nulla può. Dalle sue parti in precedenza la Lazio fa tanta confusione e gli agevola il compito.

Di Lorenzo 6.5: attento nella fase difensiva con un cliente scomodissimo come Zaccagni, va spesso a sovrapporsi a Politano. Segue con applicazione i dettami, anche se a volte è impreciso.

Rrahmani 6.5: lascia ben poco a Immobile. Lo tiene distante dalla porta e nell’unica vera occasione in cui gli lascia spazio, l’attaccante sbaglia.

Koulibaly 6.5: stavolta se ne sta nella sua metà campo, evitando le sue proverbiali incursioni in attacco che, tra l’altro non gli riescono granché stasera. Ma – nonostante qualche errore di valutazione nei passaggi – è bravo sempre a recuperare con le sue lunghe leve.

Mario Rui 6: prestazione grintosa e determinata, contrasta senza particolari sbavature Felipe prima e Pedro poi, ma è dalle sue parti che la Lazio propone le cose migliori.

Demme 6.5: lì in mezzo ci mette il fisico, combatte e limita l’azione di Milinkovic e Luis Alberto. La sua interdizione serve anche per evitare le ripartenze laziali. (dal 35′ st Lobotka 6: entra bene e muove altrettanto bene la giostra).

Fabian Ruiz 6.5: il voto è quasi ed esclusivamente per il gol, il più importante in questa stagione. In ombra per lunghi tratti di gara, ma la sua pennellata al fotofinish è una coltellata violentissima per i padroni di casa, ed è energia pura in vista dell’impegno casalingo contro il Milan.

Politano 6.5: frizzante, grande lavoro di contenimento nel primo tempo, ripresa da randellatore di qualità. Esce stanchissimo. (dal 35′ st Ounas 6.5: gli spiccioli finali al posto dell’ex Inter per provare a rivitalizzare gli ultimi metri dei suoi).

Zielinski 4.5: metamorfosi inspiegabile: sbaglia davvero tanto, anche appoggi elementari. Nei contrasti c’è poco della sua fisicità. Il Napoli, con lui in campo, gioca con l’uomo in meno. (dal 11′ st Elmas 7: dà gas e qualità: è subito vivace nei movimenti e lavora anche un buon numero di palloni. Corre tanto e cerca anche la verticalizzazione. Suo l’assist che dà al capitano la possibilità di mettere la sua firma sul vantaggio azzurro).

Insigne 7: al di là del gol il primo su azione di questo campionato, è parso molto motivato, ha provato a sostenere in ogni modo la squadra che ha faticato, e non poco, a ritrovarsi. Risposta eccellente ai fischi di giovedì scorso. Ah, c’è anche l’assist per Fabian… (dal 45’+5 st Juan Jesus NG).

Osimhen 6.5: non si ritira mai dalla lotta, sembra anchilosato nei movimenti, ma fa sempre la cosa giusta. Per questo il suo allenatore è innamorato di lui.

All. Spalletti 7: costretto a giocarla sul contropiede e la pazienza, ottiene una prova di cuore e palpitazioni con un grande secondo tempo. E da uomo duro, ma immenso uomo di campo, si lascia andare alle emozioni.

di Andrea Fiorentino

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