Nel giorno di Lazio-Napoli non è solo il calcio giocato quello che conta ma anche le riflessioni che inevitabilmente affollano la mente dei tifosi, spettatori di un momento delicato quanto complesso per i propri beniamini azzurri. Una settimana carica di impegni, portati a termine con difficoltà. Occasione persa, contro il Cagliari, o a posteriori, un pareggio prezioso? La sconfitta casalinga contro il Barcellona ha ancora dei risvolti positivi in termini di energie rivolte tutte al campionato? Questi ed altri interrogativi sono necessari e immancabili per una visione completa dello scenario attuale del Napoli.
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Parentesi delicata per gli azzurri – Gli interrogativi pretestuosi e un obiettivo da non fallire
Il pareggio contro il Cagliari è sembrato quasi una liberazione. Un punto prezioso intascato da Luciano Spalletti, dopo una prestazione affaticata e assolutamente deludente da parte dei suoi. Le milanesi, però, non hanno ripreso il passo e la lenta corsa allo scudetto r-inciampa questa settimana. Ancora pareggio per gli uomini di Simone Inzaghi, fermati dal Genoa sullo 0-0. Ancora un solo punto per i rossoneri di Stefano Pioli, rallentati dall’Udinese. Il Napoli, dunque, è pronto a mostrare le proprie carte stasera, allo Stadio Olimpico di Roma, in una sfida che, per la presenza di Maurizio Sarri in panchina, rappresenta pur sempre un match dal sapore nostalgico.
Lo scorso 28 novembre, allo Stadio Diego Armando Maradona, gli uomini di Spalletti calarono uno spettacolare poker ai danni dei biancocelesti, tumultuosi ma incostanti. Zielinski, doppietta di Mertens e sigillo di Fabian Ruiz per attestare la superiorità nel campo che porta il nome del più grande di sempre. Stasera, i freni emotivi e gli affaticamenti fisici del Napoli potrebbero costare qualcosa. Tuttavia, proprio i due capitomboli dei giorni scorsi potrebbero indicare, al contrario, la giusta via per la risalita.
Europa League: prestigio o distrazione?
C’è poi l’Europa, quella agognata, quella che, da sempre, si pone a metà strada: prestigio o distrazione? C’è l’Europa League, del turnover, del turno infrasettimanale che spezza l’equilibrio del campionato, che richiede energie. Il Napoli, dopo lo 0-0 dell’andata al Camp Nou, non ha retto l’urto blaugrana e gli uomini di Xavi hanno superato il turno, volando agli ottavi, lasciando i partenopei indietro. Ora che è tutto finito, ora che il binario è unico e si chiama serie A, come cambierà la tenuta di gioco degli uomini di Spalletti?
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Emiliana Gervetti
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