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Hellas Verona, Setti: “Gli addi di Barak e Caprari? Non possiamo costringere nessuno a rimanere. Un calciatore ha un periodo breve”

“Sono felice per la stagione calcistica. Sono molto preoccupato per quello che stiamo vivendo. Negli ultimi tre anni tra Covid e guerra, è stata ed è dura”, esordisce il presidente scaligero in esclusiva per L’Arena. Affronta una serie di argomenti, dalla guerra in Ucraina, fino al bel campionato dei suoi ragazzi, allenati dall’ex Juve Igor Tudor. Non si tira indietro nemmeno a domande un tantino più “scomode”, come gli addii dei gioielli di casa gialloblù…

Hellas Verona, Setti: “Gli addi di Barak e Caprari? Non possiamo costringere nessuno a rimanere. Un calciatore ha un periodo breve”

“La Guerra? Mi vengono in mente i ricordi di mio padre, che aveva vissuto la Seconda Guerra Mondiale. Speriamo finisca presto”. Maurizio Setti non nasconde l’amarezza per il momento che il mondo “esterno” sta vivendo e fa in fretta a tornare nel mondo “ovattato” del rettangolo verde: “Sono fiero di tutto quello che abbiamo fatto, insieme. In questi dieci anni di mia presidenza, a prescindere dai momenti difficili, noi siamo cresciuti moltissimo. Un settore giovanile che oltre ai risultati sportivi, ha portato tanti ragazzi in Prima squadra. Siamo ai massimi livelli, senza avere le disponibilità economiche di altri club. Mi permetto di dire, che è un altro tipo di calcio, rispetto a chi condivide questo traguardo con me e cioè: Nando Chiampan e Saverio Garonzi. Oggi il calcio è come la Formula Uno. Costi alle stelle. Al di là dei record è la condivisione generale di filosofia e di comportamenti in tutto il Verona, che mi rende orgoglioso. Igor (Tudor, ndr) si è integrato nel sistema Verona alla grande. Condivide la settimana con tutti. Al campo spesso è molto giocoso e questo aiuta i calciatori a liberare la mente. Si lavora bene e poi ha capito di avere un gruppo di grande qualità. I big passati al Bentegodi? Ho visto in Jorginho grande potenzialità. Non avrei mai immaginato potesse arrivare ad un livello così alto. Credo che un paragone con un altro calciatore sia difficile. Però, la soddisfazione di veder Rrahmani titolare in una squadra che lotta per lo scudetto come il Napoli, è tanta. E poi penso a quei tre nostri là davanti e dico che sono fortissimi. Loro fanno tanti gol e rendono felici i tifosi. Cessione dei gioielli di casa Hellas? Io non precludo niente. Il Verona non può correre dietro a chi non vuole restare o non può rimanere. Un calciatore ha un periodo breve. Davanti a certe offerte, fatichi a dire di no. Se società come Inter, Juve e Milan lasciano andare giocatori, perché altri offrono di più, credo che l’Hellas non possa permettersi di fare il contrario. Però, aggiungo, se un anno fa tutti erano depressi perché avevamo venduto Zaccagni, ora cosa mi dite di Caprari? Bisogna dar atto alla società che nel cambio dei calciatori, riesce sempre a far bene. Tameze non era tanto considerato, ora ha il suo valore. Il Napoli domenica? Sarà una grande gara. La squadra è pronta per un ottimo finale. I conti li faremo alla fine.”

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