Il centravanti nigeriano ha rilasciato le sue parole sul momento dei suoi a Radio Kiss Kiss Napoli. L’ex Lille è anche tornato sull’episodio, non osservato dall’arbitro Orsato di Schio.
Napoli, Osimhen: “Allo scudetto ci crediamo. Contatto con Tomori? Era rigore”
Il bomber mascherato, che vive una fase altalenante da quando indossa il dispositivo di protezione in carbonio e kevlar: l’ultimo gol risale alla trasferta cagliaritana. La sua irruenza, senza macchia e senza paura, non la nasconde dietro a una maschera e nemmeno a parole. L’ex Lille crede alla vittoria del campionato e lo dice senza mezzi termini: “La sconfitta col Milan ci ha fatto male. Non abbiamo fatto una grande gara ma naturalmente siamo consapevoli di aver giocato contro una squadra forte. Abbiamo analizzato approfonditamente la partita e gli errori commessi per correggerli ma ribadisco che è stata una sconfitta dura da digerire. Ovviamente era fallo. Non ho cercato di simulare perché se l’avessi fatto avrei preso il cartellino giallo. Mi aspettavo che l’arbitro andasse al Var ma così non è stato. Peccato ma va bene, la decisione dell’arbitro è stata diversa e va accettata. Penso che per noi, prima di tutto, è importante tornare a vincere e giocare ogni partita al massimo. Conosciamo il Verona, è una buona squadra ed è difficile giocarci contro soprattutto quando li affronti dinanzi al loro pubblico. Penso che noi siamo pronti per dare tutto, fare una grande gara e ottenere tre punti. Naturalmente non sarà facile ma noi dovremo andare lì con la mentalità vincente e portar via un successo. Certo che ci crediamo. Anche i tifosi devono continuare a crederci nonostante la sconfitta col Milan. Siamo consapevoli della nostra forza e continuiamo a sperare nel meglio. Io ci credo. Sappiamo che da qui al termine della stagione affronteremo tante partite difficili, ma ci crediamo ancora”. Margini di crescita e il ruolo di Spalletti in tal senso. “Sapevo già al mio arrivo a Napoli che l’impatto con il calcio italiano sarebbe stato importante sia per me che per il mio modo di interpretare il calcio. Ho imparato tanto anche dagli altri attaccanti guardandoli e studiandoli. Mi riferisco anche a quelli che giocano i altri campionato. Però so che ho ancora da migliorare e sto lavorando per questo e continuerò a farlo. Il mister è stato fondamentale per la mia ulteriore crescita sin da quando è arrivato. Posso solo dirgli un grande grazie ma non solo io, parlo anche a nome dei miei compagni. È stato bravo a incoraggiarci sempre a prescindere dai risultati e dalle difficoltà legate soprattutto agli infortuni. Ha arricchito ogni calciatore della rosa incluso me naturalmente. Mi sento privilegiato a percorrere questo cammino al suo fianco e so che ancora tanto potrà insegnarmi”. Champions e scudetto. “Giocare la Champions è una cosa enorme. Farlo col Napoli sarebbe ancora più bello. Sappiamo che c’è ancora da faticare per guadagnarsi il biglietto di qualificazione alla Champions dell’anno prossimo. Penso che l’atmosfera del Maradona sarà grandiosa ma già mi ha anticipato qualcosa Koulibaly a riguardo. Non vedo l’ora di vivere quell’atmosfera. Vincere il campionato, come già detto, sarebbe qualcosa di incredibilmente grandioso per me e per la mia carriera perché non voglio solo fare tanti gol in carriera ma anche vincere tanti trofei con questa squadra.” La maschera, la sua irruenza. “I dottori mi hanno rassicurato che ho completamente recuperato e che sto bene. Ed è così. La maschera è solo una precauzione. Queste che arrivano sono le ultime settimane in cui continuerò ad indossarla. La maschera è una seconda protezione per me, la prima è la mia mentalità, è questa che mi permette di lottare senza paura contro i difensori”, ha concluso l’attaccante nigeriano.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com