Home » Di Natale-Napoli, l’intervista di Gazzetta: “Tiferò per gli azzurri naturalmente. Spalletti? Uno dei migliori in giro. Con Osimhen accanto avrei fatto parecchi gol”
Napoli Napoli OF News

Di Natale-Napoli, l’intervista di Gazzetta: “Tiferò per gli azzurri naturalmente. Spalletti? Uno dei migliori in giro. Con Osimhen accanto avrei fatto parecchi gol”

di natale

Una carriera incredibile, sesto cannoniere della Serie A, autore di un circa 200 reti con l’Udinese, allenatore attuale della Carrarese in Serie C. Antonio Di Natale, intervistato da La Gazzetta dello Sport parla del suo Napoli, la squadra del cuore, oggi avversario proprio dei friulani, formazioni in cui ha militato.

LEGGI ANCHE: Verso Napoli-Udinese, l’imperativo azzurro è riprendersi lo stadio e coltivare un sogno. Ogni gol può diventare oro

Di Natale-Napoli, l’intervista di Gazzetta: “Tiferò per gli azzurri naturalmente. Spalletti? Uno dei migliori in giro. Con Osimhen accanto avrei fatto parecchi gol”

Di seguito, l’intervista de La Gazzetta dello Sport ad Antonio Di Natale:

Totò oggi per chi tiferà fra azzurri e friulani?
“Per il Napoli naturalmente. Anche quando giocavo con l’Udinese i miei compagni mi prendevano in giro nello spogliatoio perché a fine gara la prima cosa che chiedevo era il risultato degli azzurri. Ho vissuto con apprensione la caduta in C e poi la risalita fino ai vertici della Serie A”.

Al Napoli di De Laurentiis aveva la possibilità di andare a giocare ma alla fine ha detto no.
“Vero. Ma i soldi non c’entrano niente. Sento troppo maglia e ambiente, non avrei reso come volevo. E non avrei mai potuto perdonarmelo. Amo la mia gente, ma a Napoli per un napoletano è sempre più complicato”.

Poi, giunge la domanda probabilmente più attesa, quella immancabile, riguardante lo scudetto: è l’anno giusto? “Spero di sì. Il campionato è equilibratissimo e possono succedere ancora tante cose. Ma Spalletti sta facendo cose eccezionali. Quando mancavano diversi giocatori si è inventato soluzioni vincenti. Del resto io lo conosco molto bene e so che è fra i migliori tecnici che ci sono in giro”.

La conoscenza di Spalletti, da ragazzino a Empoli. “Ero nella Primavera con Domenichini, che ora è il suo più stretto collaboratore: consigliò a Spalletti di seguirmi e lui mi fece esordire in Serie B. Poi mi ha voluto a Udine. Con Luciano c’è sempre stato un ottimo feeling”.

Quali insegnamenti ne ha tratto?
“Tanti. Che adesso sono diventati il bagaglio, con quello che ho appreso da altri tecnici, per guidare la Carrarese. Penso alla cura con cui preparava le partite, provandone i movimenti, facendo capire molto in concreto cosa voleva dai propri giocatori. Mette tutti nelle condizioni di rendere al massimo”.

E l’Udinese?
“La seguo sempre con grande affetto. Del resto ho vissuto più tempo lì che a Napoli. La squadra sta facendo molto bene. Oggi però spero che vinca il Napoli perché la città continui a coltivare il sogno come ai tempi di Maradona. Io ero un bambino ma ricordo molto bene l’aria che si respirava ai tempi di Diego”.

E Totò Di Natale quanti gol avrebbe fatto con uno come Osimhen accanto?
“Parecchi. È un attaccante con caratteristiche eccezionali in progressione e profondità. Standogli vicino, uno tecnico come me, avrebbe trovato quegli spazi che il nigeriano apre con i suoi movimenti”.

LEGGI ANCHE: Due novità di formazione per Spalletti rispetto all’11 del Bentegodi

Emiliana Gervetti

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti sempre aggiornato con www.gonfialarete.com