Con i primi caldi primaverili il Covid sembra non allentare la sua presa sull’Italia, come era accaduto lo scorso anno. Anzi. Stiamo assistendo a una ripresa della circolazione di quel coronavirus e delle sue varianti e sotto-categorie che da più di due anni ci tiene tutti sotto scacco: colpa di Omicron 2, variante del virus molto contagiosa, ma in Italia, ed è questo che mette in allarme i virologi e gli esperti, potrebbe essere già presente…
Coronavirus Italia, la variante Omicron Xe è la più diffusa. I dati
Omicron BA.2 ha definitivamente soppiantato Omicron 1 ed è ormai responsabile di oltre il 90% delle infezioni Covid nel mondo.
Il virus ha ripreso la sua corsa in Italia e non solo. In Gran Bretagna – dove è appena stata scoperta la nuova variante Xe molto più contagiosa di Omicron – l’agenzia sanitaria nazionale ha aggiornato la lista ufficiale dei sintomi, aggiungendo 9 segnali di allerta Covid. A due anni dall’inizio della pandemia, l’agenzia sanitaria inglese ha aggiornato la lista ufficiale dei sintomi del Covid-19, aggiungendo 9 nuovi segnali d’allerta che potrebbero rilevare il contagio. Secondo l’istituto britannico, dunque, oltre ai sintomi perdita di gusto e olfatto vanno aggiunti: fiato corto, sentirsi stanchi o esausti, corpo dolorante, mal di testa, gola infiammata, naso chiuso o che cola, perdita d’appetito, diarrea, sentirsi male o essere ammalato. Nei giorni scorsi, da alcuni studi, erano emersi nuovi sintomi legati al Covid-19 come la spalla gelata o manifestazioni cutanee nei bambini.
In particolare Omicron BA.2, nell’ultima settimana di marzo è nel 93,6% dei campioni depositati su Gisaid, il database open delle sequenze genetiche del virus; il 4,8 sono di BA.1.1 mentre la ‘vecchia’ Omicron 1 conta ormai appena lo 0,94% dei campioni. Per Xe, le prime stime suggeriscono che abbia un vantaggio del 10% in termini di trasmissibilità rispetto a BA.2, ma “la scoperta richiede ulteriori conferme”.
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